“Non ho paura del mio padrone;
ora è lui ad aver paura di me.”
Il 16 aprile 1995, a 12 anni, Iqbal viene ucciso, vittima di un colpo di fucile, sparato da un assassino rimasto ignoto. Il “sindacalista” dei bambini viene fermato, ma non la sua causa!! Quando fu ucciso correva in bicicletta: forse pensandosi libero di essere soltanto un bambino.
Grazie, Francesco, non conoscevo Iqbal… purtroppo una di quelle storie necessarie, ma che ci fanno desiderare che in un futuro prossimo possano non esserlo più.
Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro.
Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità.
[Toro Seduto]
E tremi in eterno chi tocca i bambini! QUESTA COLPA non ha assoluzioni!
Un abbraccio Francesco
e Grazie
Chiara
Venerdì scorso ho visto uno spettacolo bellissimo, che narra una storia simile a questa, anche nella conclusione: l’attore si chiama Roberto Anglisani, lo spettacolo è “Giungla” e lo consiglio vivamente, se dovesse essere replicato da qualche parte.