I Quaderni di RebStein (II)

giacomo sferlazzo, 2007

 

Quaderni di RebStein
II. Maggio 2009


Abele LONGO

 

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Abele Longo – La linea, 2009
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20 pensieri riguardo “I Quaderni di RebStein (II)”

  1. E’ un quaderno bellissimo, le conosco già tutte e le posseggo già tutte, ma questo quaderno significa tante cose e dà ordine al disordine delle mie carte.
    Grazie Reb Stein per tutto quello che fai per la poesia ed il pensiero.

    natàlia

    p.s.: non ripeto ad Abele quanto lo stimo, mi sono già espressa tante e tante volte in merito… sarei stucchevole.

  2. caro Francesco, quanto ti ho detto per e-mail è confermato dal messaggio di Natàlia, un contenitore splendido che dà luce e forza ai miei versi. Ti sono veramente grato e spero di avere modo di incontrarti prima o poi. Un abbraccio a te e a Natàlia, come sempre preziosa, e a presto. Abele

  3. L’amicizia spesso offusca la capacità di giudizio, ma nel caso di Abele, anche se una coltre mi velasse lo sguardo, sono certa che cadrei comunque in piedi :)
    Mi ripeto, anche a costo di sembrare stucchevole…ti ammiro!
    Il perchè, anzi i perchè sono tanti: l’attenzione/amore verso la parola, lo sguardo lucido e misurato capace di trasformare l’incanto in disincanto (ma anche il contrario), l’ironia … insomma Marotta, come sempre, ha “visto giusto” ed il tuo essere qui, oltre a far onore ad entrambi, lo rende alla poesia.

  4. La scrittura di Abele è sempre sull’orlo di un surrealismo ironico e grottesco al tempo stesso, in uno sguardo *strabico* dove si stempera, giustamente *stridendo*, l’impeto della passione che la anima. Un ringraziamento anche a Francesco per questa ulteriore, fertile, iniziativa editoriale dei quaderni, Viola

  5. L’ironia e l’umorismo (nell’accezione pirandelliana in quanto senso del contrario) sono le armi della filosofia di Antonella
    Della poesia di Viola ho sempre ammirato la musicalità, la concisione, e la forza delle immagini
    E’ un viaggio insieme e vi ringrazio di cuore.
    Abele

  6. Francesco, torno da “un viaggio” molto faticoso, ma ti lascio un segno di grazie per questo secondo quaderno che leggerò con calma più tardi.

    Faccio i miei complimenti ad Abele longo e a te, sempre, un forte abbraccio.
    jolanda

  7. ma che bella sorpresa! riunite in veste raffinata le poesie di Abele acquistano una nuova dimensione. Un caro saluto a tutti e grazie :)

  8. avevo un occhio che vagava solo da bambina
    quanta ginnastica oculare m’ha fatto fare il mio dottore!
    eppure era bello lasciare andare la vista altrove
    un altrove che apparentemente il cervello non elaborava
    un modo per fuggire al diritto punto focale
    quello che non si voleva del tutto scandagliare.

    ancora complimenti, Abele.

  9. Sono felice del gradimento che si esprime attraverso i vostri commenti: siamo di fronte a uno dei percorsi più schiettamente personali e originali in cui mi sono imbattuto negli ultimi tempi. Alcuni testi sono veramente eccellenti e tutto il lavoro, complessivamente, è di buona fattura.

    Da Abele Longo ci si aspetta molto.

    fm

  10. Ho letto “La linea” e trovo la tua poesia dissacrante ed autoironica, ma non nichilista. Mi piace il tuo stile giocoso e liquido che cita i poeti del ‘900 sdrammatizzandoli. La poesia che mi è più affine è “Muri a secco”, ma anche “Poeti” mi esalta.

    Posso utilizzare “I cavolfiori del male” per un calendario ONLUS 2010? Il tema è piante e fiori officinali e affini.
    Grazie!

    Rosaria Di Donato

  11. Grazie Alessandro, Jolanda e Gianluca.
    @Natalia:
    avevo un occhio che vagava solo da bambina
    che incipit! Giura che ci scriverai qualcosa sul tuo occhio ballerino.
    @ Francesco, mi tiro su le maniche! (sei immenso)
    @ Rosaria, le poesie che piu’ ti son piaciute mi fanno pensare che sei salentina anche tu o su di li’. Contentissimo di avere una mia in un calendario di piante e fiori officinali!!
    Un caro saluto, Abele

  12. Sono stati per me momenti intensi, come m’aspettavo, leggendo il tuo quaderno, Abele. Non ti conoscevo ed è stato bellissimo incontrarti in Salento! E qui ho ritrovato la stessa rarefatta atmosfera di Palazzo Legari del luglio scorso -protagonisti tu e Francesca- ma ho visto di più: la tua capacità di piegare il verso alla contrapposizione tra memoria e presente, tra affabulazione e salto filosofico. Un contrasto che incide, un passo della parola che sorprende per questo tuo gusto di spiazzare tenendo insieme ferma l’eleganza (Reversibilità, Polene come esempi ). Poi le suggestioni dalla nostra terra, che non sono mai scontate, anzi, provengono da un angolo visuale originalissimo e struggente, come in Poeti e Il re della pizzica. Ti auguro un cammino di luci su questa tua strada già così ben delineata. un caro saluto a te e a Francesco,
    annamaria

  13. Grazie di cuore, Annamaria, valgono molto per me le tue parole. Non solo per la stima che ho nei tuoi confronti (Curve di livello è stata una grande scoperta) ma anche perché conosci molto bene lu rusciu de lu mare e citandoti:
    “il moto ondulante
    dei desideri delle profezie
    la statua barcollante
    portata a spalla in processione”
    di nuovo un grazie grande grande a Francesco
    e un abbraccio ad entrambi
    Abele

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