In verità anch’io
“in cinquant’anni non avevo mai visto niente di simile“…
Verità e giustizia per tutti i corpi violati dal potere e offesi anche da morti dallo spettacolo indegno della retorica di stato e delle santificazioni di regime.
queste immagini sono grida. giusto proporle e riproporle, ma esiste un’assuefazione alla violenza eal sangue che fa paura. Che ci dice che siamo sempre meno umani.
liliana
Certo …che fine farà Tartaglia? Che fine farà Spatuzza?
Che fine farà la Rosy, per aver detto a caldo, quello che una moltitudine ha almeno sentito in cuor suo?
Scusate le facili battute e gli azzardi pittoreschi, ma c’è di che preoccuparsi.
Passiamo anche ai proverbi: “chi semina vento raccoglie tempesta”.
E c’è stato ben di più che un leggero zefiro.
Sì, prendiamo le dovute distanze dal parlare e dall’agire violento, sarebbe ora!
Parole di Luppi (PDL): ” Niente accade per caso….”
Credo anch’io come lui, che da ogni evento (soprattutto quelli non tragicamente definitivi – penso ai corpi pubblicati da Francesco) si possa trarre qualcosa, per un cambiamento di rotta, finchè è possibile.
Corpi violati. E senza nessun riscatto. Violati, e basta.
Ho ritagliato nella massa di infornmazioni due righe di un terribile racconto reale:
Dialogo:
D. -Ma tu hai attentato alla vita del Presidente del Consiglio?
R. -Io no, io non sono nessuno.
Tartaglia non è nessuno. Passerà qualche mese in Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Poi il signor B. lo perdonerà pubblicamente, lo accompagnerà alle soglie di una comunità terapeutica, lo abbraccerà e ne trarrà ulteriore occasione, davanti alla folla plaudente, per dimostrarsi buono e comprensivo, perché lui è l’Illuminato.
I corpi violati restano muti, da sempre.
Marco
Ho scelto le prime foto che avevo sotto mano, a simboleggiare una (purtroppo) tragica galleria lunga almeno, restando da “queste” parti, quanto l’intera storia repubblicana.
Aldo Bianzino abita in questa dimora fin dalla sua fondazione:
Mi associo alla voce di Liliana.
Stamane ho mandato il link del post a diverse persone, ma è gente che capisce, che si informa e certo le conosce già.
Il problema sono gli altri, indifferenti.
Qui ci sono volti e corpi di persone qualunque, corpi violati e su cui si sono sprecati i se e i ma.
E in parlamento siede gente amica di mafiosi, di piduisti, di tutti quelli che hanno massacrato il paese.
…e altre immagini, una lista infinita di immagini, si poteva aggiungere… non dico gli extracomunitari e i gay, con cui si riempirebbero poche schermate, ma i milioni di morti per le guerre del petrolio volute dalle destre del mondo, e i miliardi di disgraziati falcidiati dall’indigenza, quelli che campano con un dollaro al giorno, o meno, vittime di quel mostro che nessuno ha più il coraggio di accusare, che è il Capitalismo: vittime di quell’allegra concezione secondo cui è pensabile – anche a voler ammettere il principio selettivo della meritocrazia – che un uomo possa valere un milione di volta meno di un altro uomo, che un uomo meriti un milione di volte di meno, che berlusconi meriti un milione di volte più di un minatore della sierra pelada… difficile provare poco più che una blanda e fugace compassione per un naso rotto, pensando a tutto questo
Quei volti sembrano dirci di non cedere mai e poi mai alla logica della violenza, qualunque ne sia la ragione, ma anche di restare vigili, di non dimenticare, di prendere sempre posizione per una società più giusta.
Vorrei che tutti leggessimo il testo di don Paolo Farinella, prete (come si firma sempre lui) a proposito di quanto accaduto.
Un solidale saluto a tutti
lucetta
– Come mai i cortigiani del ducio andavano cianciando da mesi intorno a un probabile “colpo di testa di uno squilibrato”? (Sapevo di nani & ballerine, tra quelle nobili fila, ma la presenza di “maghi & veggenti” mi lascia quanto meno perplesso).
– Come mai i pretoriani di guardia al “sacro corpo” dell’unto, finito il comizio (?), hanno pensato di tenere alla larga le forze dell’ordine? (cfr. consiglio comunale di Milano, oggi).
– Qualcuno è a conoscenza, per caso, del “contenuto” del discorso in Piazza del Duomo?
(Informatevi: al confronto, il golpe istituzionale minacciato a Bonn era un’informativa per educande).
– “L’amore che vince sull’odio” è o non è uno spot pubblicitario per incantare serpenti e vendere meglio il “prodotto” finale – cioè l’occasione per far passare in modo spregiudicatamente natalizio l’ultimo “giro di vite”? (E’ bastato lo slogan amoroso: “Vergogna!”, ripetuto tre volte, perché centinaia di amorevoli fans prendessero a legnate alcuni rappresentanti dell’associazione QuiMilanoLibera che dalla piazza lo invitavano al rispetto della Costituzione).
– L’amore (?!?): sono anni che i suoi organi di disinformazione predicano odio e disprezzo verso tutto ciò che non è acquiescenza alla volontà suprema del padrone; sono anni che, in pensieri-parole-opere, stanno minando e distruggendo fin dalle fondamenta la Costituzione e i suoi valori basilari, il senso della democrazia, dell’accoglienza, del dialogo, della convivenza; sono anni che deridono tutto ciò che è diverso, che solleticano e aizzano i peggiori rigurgiti omofobi, xenofobi, razziali, fascisti: anzi, ne hanno fatto la bandiera istituzionale che regge le sorti del paese; sono anni che ostentano la ricchezza come un segno distintivo dell’elezione per grazia e della volontà divina (benedetta oltretevere) a comandare e a disporre della cosa pubblica per bassi interessi personali e di classe; sono anni che additano i mafiosi come “eroi” ed esempi da imitare… E continuate pure voi, adesso.
Compassione? No, grazie.
“Paura” per il futuro e per le sorti della libertà in questo paese, come gridano i ranocchi frou-frou nei forum e negli acquitrini chic della rete?
Scusate, di grazia: ma voi, negli ultimi anni – facciamo dal luglio 2001 – dove cazzo siete stati? In quale paese immaginario avete vissuto?
Perché non la smettete di collaborare con giornali che, ogni giorno, sputano sui valori nei quali dite di credere? Perché non la smettete di interrogarvi sul “corpo del sovrano” e spostate le vostre mirabolanti (e impotenti) analisi su altri “corpi”? Su, da bravi, un piccolo sforzo: c’è un corpo fatto di ottomila morti sul lavoro negli ultimi sei anni: non vi sembra “esteticamente” importante? C’è il corpo della democrazia agonizzante, di una cultura alla quale la vostra ignavia sta dando gli ultimi colpi di grazia, quello di una scuola sventrata, di milioni di famiglie alla fame, di giovani senza speranza e senza futuro, di un’intera umanità di esclusi e di senza voce alla quale siete incapaci di restituire la parola…
sottoscrivo le tue domande-considerazioni
(sono sicuramente prevenuta e cinica, ma anch’io vedo il tutto come orchestrato – la strategia della tensione che ritorna, o perlomeno biecamente sfruttato, ivi compreso il vomitevole richiamo all'”‘amore”-amore?la pacca sulla spalla? la messa nel .. No grazie)
L’amore che vince sull’odio – oltre alla banalità e alla falsità dell’affermazione ( altrimenti perchè le guerre?) è la classica ciliegina su una torta avariata che ci viene propinata quotidianamente. Fortunatamente esiste e resiste ancora qualcuno che sa indignarsi.
Sinceramente, a me, più che il rosso del sangue, fa paura l’azzurro cielo dei caschi dei poliziotti in assetto antisommossa; dai fatti di Genova in poi… Mi sembrano quei transformers con cui gioca mio figlio: pezzi di plastica e viti di ferro senza più anima, servi solo di un ordine cieco alle istanze di chi manifesta contro un potere che sa rispondere solo violando ogni codice sociale. Un abbraccio. Fabio
Mi sa tanto che il messaggino sulla forza dell’amore sia farina del sacco del ministro poeta, no? Mentre i criminali riportano impunemente in Italia, detassato, il frutto di minacce, pestaggi, omicidi, stupri (e chi più ne ha più ne metta), al popolo bue un po’ di miele (seppur avariato) basta per addolcire un oceano di fiele.
Shhh, vi prego, non scrivete più queste cose, se no ci chiudono il blog!
Io, dopo aver letto la maronata del lego-fonista che dirige l’orchestra degli interni (un vero democratico, non c’è che dire!) e, soprattutto, la sparata fascio-mafiosa in parlamento della tessera p2 2232, ho veramente paura. Per salvaguardarmi e poter continuare a pubblicare in rete, ho deciso di postare subito un articolo riparatore, col quale chiedo, altresì, la mia iscrizione al “partito dell’amore”.
@ francesco m
non saprei, ti capisco, ad esser sincero anche la mia compassione è stata davvero “molto” blanda… tuttavia sarei per un atteggiamento più “raffreddato”… (ti rimando al mio commento su farinelli)
queste immagini sono grida. giusto proporle e riproporle, ma esiste un’assuefazione alla violenza eal sangue che fa paura. Che ci dice che siamo sempre meno umani.
liliana
Caro Francesco, ho un timore : che fine farà adesso Tartaglia’??????!!!!
ciao
jolanda
Cara Jolanda, la mia risposta è (quasi) tutta nelle parole di Marco.
Ciao.
fm
Certo …che fine farà Tartaglia? Che fine farà Spatuzza?
Che fine farà la Rosy, per aver detto a caldo, quello che una moltitudine ha almeno sentito in cuor suo?
Scusate le facili battute e gli azzardi pittoreschi, ma c’è di che preoccuparsi.
Passiamo anche ai proverbi: “chi semina vento raccoglie tempesta”.
E c’è stato ben di più che un leggero zefiro.
Sì, prendiamo le dovute distanze dal parlare e dall’agire violento, sarebbe ora!
Parole di Luppi (PDL): ” Niente accade per caso….”
Credo anch’io come lui, che da ogni evento (soprattutto quelli non tragicamente definitivi – penso ai corpi pubblicati da Francesco) si possa trarre qualcosa, per un cambiamento di rotta, finchè è possibile.
Un caro saluto a tutti
Corpi violati. E senza nessun riscatto. Violati, e basta.
Ho ritagliato nella massa di infornmazioni due righe di un terribile racconto reale:
Dialogo:
D. -Ma tu hai attentato alla vita del Presidente del Consiglio?
R. -Io no, io non sono nessuno.
Tartaglia non è nessuno. Passerà qualche mese in Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Poi il signor B. lo perdonerà pubblicamente, lo accompagnerà alle soglie di una comunità terapeutica, lo abbraccerà e ne trarrà ulteriore occasione, davanti alla folla plaudente, per dimostrarsi buono e comprensivo, perché lui è l’Illuminato.
I corpi violati restano muti, da sempre.
Marco
http://veritaperaldo.noblogs.org
aggiungiamo alla lista: Aldo Bianzino
un abbraccio
Ho scelto le prime foto che avevo sotto mano, a simboleggiare una (purtroppo) tragica galleria lunga almeno, restando da “queste” parti, quanto l’intera storia repubblicana.
Aldo Bianzino abita in questa dimora fin dalla sua fondazione:
https://rebstein.wordpress.com/2007/12/15/aldo-bianzino-era-mio-fratello/
fm
Mi associo alla voce di Liliana.
Stamane ho mandato il link del post a diverse persone, ma è gente che capisce, che si informa e certo le conosce già.
Il problema sono gli altri, indifferenti.
Qui ci sono volti e corpi di persone qualunque, corpi violati e su cui si sono sprecati i se e i ma.
E in parlamento siede gente amica di mafiosi, di piduisti, di tutti quelli che hanno massacrato il paese.
…e altre immagini, una lista infinita di immagini, si poteva aggiungere… non dico gli extracomunitari e i gay, con cui si riempirebbero poche schermate, ma i milioni di morti per le guerre del petrolio volute dalle destre del mondo, e i miliardi di disgraziati falcidiati dall’indigenza, quelli che campano con un dollaro al giorno, o meno, vittime di quel mostro che nessuno ha più il coraggio di accusare, che è il Capitalismo: vittime di quell’allegra concezione secondo cui è pensabile – anche a voler ammettere il principio selettivo della meritocrazia – che un uomo possa valere un milione di volta meno di un altro uomo, che un uomo meriti un milione di volte di meno, che berlusconi meriti un milione di volte più di un minatore della sierra pelada… difficile provare poco più che una blanda e fugace compassione per un naso rotto, pensando a tutto questo
Livio, pur condannando il ricorso alla violenza, ti dico, con molta sincerità, che non ho provato nemmeno “una blanda e fugace compassione”.
E ti assicuro che si tratta di un sentimento che mi abita e che coltivo da sempre.
fm
già ti ho detto altrove, avvilita, profondamente avvilita, vi abbraccio con affetto.
n.
Quei volti sembrano dirci di non cedere mai e poi mai alla logica della violenza, qualunque ne sia la ragione, ma anche di restare vigili, di non dimenticare, di prendere sempre posizione per una società più giusta.
Vorrei che tutti leggessimo il testo di don Paolo Farinella, prete (come si firma sempre lui) a proposito di quanto accaduto.
Un solidale saluto a tutti
lucetta
Lucetta, sai dove è possibile recuperare il testo di Paolo Farinella?
fm
Alcune domande, in ordine sparso:
– Come mai i cortigiani del ducio andavano cianciando da mesi intorno a un probabile “colpo di testa di uno squilibrato”? (Sapevo di nani & ballerine, tra quelle nobili fila, ma la presenza di “maghi & veggenti” mi lascia quanto meno perplesso).
– Come mai i pretoriani di guardia al “sacro corpo” dell’unto, finito il comizio (?), hanno pensato di tenere alla larga le forze dell’ordine? (cfr. consiglio comunale di Milano, oggi).
– Qualcuno è a conoscenza, per caso, del “contenuto” del discorso in Piazza del Duomo?
(Informatevi: al confronto, il golpe istituzionale minacciato a Bonn era un’informativa per educande).
– “L’amore che vince sull’odio” è o non è uno spot pubblicitario per incantare serpenti e vendere meglio il “prodotto” finale – cioè l’occasione per far passare in modo spregiudicatamente natalizio l’ultimo “giro di vite”? (E’ bastato lo slogan amoroso: “Vergogna!”, ripetuto tre volte, perché centinaia di amorevoli fans prendessero a legnate alcuni rappresentanti dell’associazione QuiMilanoLibera che dalla piazza lo invitavano al rispetto della Costituzione).
– L’amore (?!?): sono anni che i suoi organi di disinformazione predicano odio e disprezzo verso tutto ciò che non è acquiescenza alla volontà suprema del padrone; sono anni che, in pensieri-parole-opere, stanno minando e distruggendo fin dalle fondamenta la Costituzione e i suoi valori basilari, il senso della democrazia, dell’accoglienza, del dialogo, della convivenza; sono anni che deridono tutto ciò che è diverso, che solleticano e aizzano i peggiori rigurgiti omofobi, xenofobi, razziali, fascisti: anzi, ne hanno fatto la bandiera istituzionale che regge le sorti del paese; sono anni che ostentano la ricchezza come un segno distintivo dell’elezione per grazia e della volontà divina (benedetta oltretevere) a comandare e a disporre della cosa pubblica per bassi interessi personali e di classe; sono anni che additano i mafiosi come “eroi” ed esempi da imitare… E continuate pure voi, adesso.
Compassione? No, grazie.
“Paura” per il futuro e per le sorti della libertà in questo paese, come gridano i ranocchi frou-frou nei forum e negli acquitrini chic della rete?
Scusate, di grazia: ma voi, negli ultimi anni – facciamo dal luglio 2001 – dove cazzo siete stati? In quale paese immaginario avete vissuto?
Perché non la smettete di collaborare con giornali che, ogni giorno, sputano sui valori nei quali dite di credere? Perché non la smettete di interrogarvi sul “corpo del sovrano” e spostate le vostre mirabolanti (e impotenti) analisi su altri “corpi”? Su, da bravi, un piccolo sforzo: c’è un corpo fatto di ottomila morti sul lavoro negli ultimi sei anni: non vi sembra “esteticamente” importante? C’è il corpo della democrazia agonizzante, di una cultura alla quale la vostra ignavia sta dando gli ultimi colpi di grazia, quello di una scuola sventrata, di milioni di famiglie alla fame, di giovani senza speranza e senza futuro, di un’intera umanità di esclusi e di senza voce alla quale siete incapaci di restituire la parola…
fm
sottoscrivo le tue domande-considerazioni
(sono sicuramente prevenuta e cinica, ma anch’io vedo il tutto come orchestrato – la strategia della tensione che ritorna, o perlomeno biecamente sfruttato, ivi compreso il vomitevole richiamo all'”‘amore”-amore?la pacca sulla spalla? la messa nel .. No grazie)
francesco, se ti può servire, forse il testo di paolo farinella è questo
Un malato ha risposto al malato in maniera uguale e contraria – di Paolo Farinella, prete
La foto però, non corrisponde, ci tenevo a dirlo.
lucetta
L’amore che vince sull’odio – oltre alla banalità e alla falsità dell’affermazione ( altrimenti perchè le guerre?) è la classica ciliegina su una torta avariata che ci viene propinata quotidianamente. Fortunatamente esiste e resiste ancora qualcuno che sa indignarsi.
Sinceramente, a me, più che il rosso del sangue, fa paura l’azzurro cielo dei caschi dei poliziotti in assetto antisommossa; dai fatti di Genova in poi… Mi sembrano quei transformers con cui gioca mio figlio: pezzi di plastica e viti di ferro senza più anima, servi solo di un ordine cieco alle istanze di chi manifesta contro un potere che sa rispondere solo violando ogni codice sociale. Un abbraccio. Fabio
Mi sa tanto che il messaggino sulla forza dell’amore sia farina del sacco del ministro poeta, no? Mentre i criminali riportano impunemente in Italia, detassato, il frutto di minacce, pestaggi, omicidi, stupri (e chi più ne ha più ne metta), al popolo bue un po’ di miele (seppur avariato) basta per addolcire un oceano di fiele.
Shhh, vi prego, non scrivete più queste cose, se no ci chiudono il blog!
Io, dopo aver letto la maronata del lego-fonista che dirige l’orchestra degli interni (un vero democratico, non c’è che dire!) e, soprattutto, la sparata fascio-mafiosa in parlamento della tessera p2 2232, ho veramente paura. Per salvaguardarmi e poter continuare a pubblicare in rete, ho deciso di postare subito un articolo riparatore, col quale chiedo, altresì, la mia iscrizione al “partito dell’amore”.
Eccolo.
fm
:D
@ francesco m
non saprei, ti capisco, ad esser sincero anche la mia compassione è stata davvero “molto” blanda… tuttavia sarei per un atteggiamento più “raffreddato”… (ti rimando al mio commento su farinelli)