Alla vigilia della manifestazione per la libertà di stampa
oggi, mentre stavo riposando a casa, è suonato il campanello. sono andata ad aprire stanca per il caldo e per una giornata di lavoro appena terminata.
la stanchezza per me è pericolosa perchè la stanchezza uccide l’adrenalina e l’adrenalina è quella che ti fa vivere giorno per giorno cercando di dimenticare il fatto che Federico non c’è più.
la stanchezza è la mia vera nemica. e purtroppo sono molto stanca.
ho aperto la porta e c’erano due ufficiali di polizia che si sono subito qualificati e mi hanno “identificata”.
tanto ormai tutti sanno chi sono.
ma quando mi identificano capisco che sono sottoposta a procedimento penale, ormai sono esperta in materia per tutte le querele che mi hanno fatto per il solo fatto che mi sono ribellata al silenzio, alla mistificazione, agli insulti e alle intimidazioni.
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SOLIDARIETA’ A PATRIZIA MORETTI
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E’ la prima notizia che ho letto stamattina, grazie per averne scritto…come altrimenti avrei saputo? E come altrimenti far circolare e dare tutto quello che è possibile a Patrizia, madre sorella amica compagna? Caro Francesco per ora ho messo subito su Facebook, seguirò TUTTO quello che riusciremo a fare, noi, Rete.
Doriana Goracci
Quante cose dovrà subire ancora questa donna? Una ulteriore dimostrazione di come le persone senza incarichi ufficiali e gradi non siano mai al sicuro, né lasciate in pace. Terribile.
Sottoscrivo il commento di Antonio Sabino.
La mia solidarietà a Patrizia.
davvero terribile come dice Antonio Savino.
che si possa arrivare a “chiedere dei danni” a chi ha subito ingiustizie e dolori simili, non solo è “grottesco” come dice Patrizia stessa, ma umanamente inaccettabile.
La mia solidarietà tutta.
ciao
Questa doveva essere una poesia su federico
Con gli occhi gonfi alle prime luci dell’alba
Poi sei passato tu trafiletto delle dieci
Morire a ottantadue anni per una fucilata
Morire a diciotto anni per le zampe di altri uomini
Di te so che amavi la poesia
Dell’altro poco o nulla
Non è bastato per risparmiarvi
Tu sei morto circondato dai monti
L’altro dagli edifici che come sempre non dicono nulla
Un eccesso di ombre e pioggia vi unisce
Tu avevi la terra sotto le unghia per il lavoro
L’altro solo perché aveva lottato
Ma identici i graffi sul cuore
E identico l’abisso al di sopra
Comunque sia è accertato, peppino
Che sei stato colpito da un proiettile vagante
anche se tu avresti preferito una stella
mentre a te federico piccolino
dopo una versione dei fatti e un’altra scritta in ufficio
è stata chiesta l’autocertificazione in attesa della quale
le indagini sono state sospese
l’instancabile erba ha già rimesso tutte le cose a posto
il buio è arrivato al cuore
non ci siete più
le cose chiare sono con gli dei ai vostri piedi
noi facciamo finta di non morire
restiamo su questa terra nera
e non sappiamo come vivere nelle parole degli altri
un abbraccio a questa Madre esemplare
un bacio a federico che vive ,sempre!
Grazie a tutti.
“Resistere” è anche non lasciare mai sole le persone come Patrizia.
fm
bisogna RESISTERE sempre..