Testi di Francesco Marotta
estratti da
Esilio di voce (Smasher, 2012) e
Impronte sull’acqua (Le voci della luna, 2008),
tradotti da
Manuel Cohen (francese)
Anna Maria Curci (tedesco)
Archivio mensile:marzo 2013
L’amore rotto
Io non so cosa hai dato
cosa dai agli altri.
Io da te voglio il dolore
e la lingua.
Ci vuole il dolore e la lingua
perché la felicità non si estingua.
Adesso io vado a dissolvermi in cometa
New Weather
Paul Muldoon
Giuseppe Cornacchia
WIND AND TREE
In the way that the most of the wind
Happens where there are trees,
Most of the world is centred
About ourselves. […]
L’osservatorio
Francesco Dalessandro
Rosa Salvia
Diviso in quattro libri o canti, L’Osservatorio di Francesco Dalessandro si snoda dal mattino alla notte in una giornata che accoglie in sé molte stagioni ed esperienze (Elio Pecora) in una Roma illuminata d’intermittenza, luogo sconfinato e arcano, da indagare senza sosta, attraverso un verso sciolto che fluisce naturale, accogliendo ogni più piccolo dettaglio. La successione di immagini verbali e visive introduce assai bene una delle principali peculiarità della poesia di Dalessandro, quella che riesce a coinvolgere il lettore, al di là del significato stesso del verso, in un’”avventura percettiva” estremamente individuale. Il poeta lascia che un’immagine “si crei” emotivamente dentro di sé per poi applicare ad essa il necessario supporto critico e mentale attraverso un attento certosino lavoro di cesello. Non a caso Dalessandro nella raccolta Aprile negli anni edita da Puntoacapo nel 2010, poesie che cantano l’amore in tutte le sue espressioni, di pensiero e di carne, cita E. E. Cummings: “Io amo soprattutto quella precisione che crea movimento”. Continua a leggere L’osservatorio
The impalpable brush fire singer
Will Alexander
Pina Piccolo
Nato nel 1948 a Los Angeles nel cuore del quartiere afroamericano si South Central, Will Alexander è un poeta, romanziere, saggista, drammaturgo e artista visivo. Le sue opere sono profondamente influenzatr dalle letture di Bob Kaufman, Octavio Paz, e dai poeti francofoni della Negritude come Aimé Cesaire e Jean-Joseph Rabéarivelo. Alexander descrive le loro tematiche di isolamento cosmico dalla società e di scoperta interiore in termini di “metamorfosi alchemica”. Tra le sue opere: Vertical Rainbow Climber (1987), Arcane Lavander Morals (1994), The Stratospheric Canticles (1995), Toward the Primeval Lighting Field (1998), Compression & Purity (2011).
Sulla panchina verde scomparso
Davanti a casa nostra c’era una palma
Olimpia
Luigia Sorrentino
Scrivendo Olimpia, Luigia Sorrentino scrive il libro della sua vita. Olimpia punta all’essenza, tocca in profondità le grandi questioni dell’origine e della morte, dell’umano e del sacro, del nostro incontro con i millenni. Ha uno sguardo lungimirante: sguardo ampio, prospettico, a volo d’aquila. Ma ha anche improvvisi affondi nella fiamma del verso. “Lo sguardo nostro entrò in quel suo essere / infinitamente mortale”. E proprio l’intreccio tra l’infinito e il mortale è uno dei motivi centrali di questo percorso. Percorso iniziatico: si parte dalla grotta della nascita per giungere alla piena esposizione di sé nelle forze del mondo, come un “giovane monte in mezzo all’ignoto”. E alla fine si ritorna. Perché qui ogni viaggio è un ritorno. E noi stessi ritorniamo: “ritorniamo arcaici, al servizio di ciò che siamo stati”. Continua a leggere Olimpia
Fabio Franzin, Fabrica e altre poesie
Massimiliano Damaggio
Fabio Franzin
Massimiliano Damaggio
Su Fabrica e altre poesie di Fabio Franzin.
“Posso, senza armi, rivoltarmi?”(1) Lo scrive Drummond de Andrade. Io credo nella parola, poetica oppure non, credo fortemente che abbia ragione Ferreira Gullar quando dice:
Ora, io so molto bene che la poesia
non cambia (subito) il mondo(2)
Per metà del cielo
Miljana Cunta
Miljana Cunta, giovane autrice slovena, dopo aver diretto dal 2006 al 2009 il programma del Festival Internazionale di Letteratura di Vilenica, ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica con la sua prima raccolta, Za pol neba (Per metà del cielo), edita nel 2010 da Študentska Založba di Lubiana. L’occasione di conoscerla è data dalla pubblicazione di Per metà del cielo in edizione italiana, da parte di Thauma Edizioni, nella traduzione di Michele Obit, volume da cui viene proposto anche un frammento dell’introduzione a cura di un altro finissimo intellettuale sloveno, Gorazd Kocijančič. (ft)
Italiane d’Argentina
La Biblioteca di RebStein (I-XL)
La Biblioteca di RebStein (XL)
La Biblioteca di RebStein
XL. Marzo 2013
Francesco Marotta
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Esilio di voce (2011)
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In tempi ormai vicini
Alessandro Assiri è un noto poeta veronese, riconoscibile da uno stile pungente e da un verso linguisticamente molto curato, vivo, guizzante e a volte ustionante. La forma da lui preferita è la satira. In questo volumetto egli rivede la storia degli ultimi decenni, anche gli avvenimenti “oscuri” e sempre nascosti dal “segreto di Stato”, che hanno fatto vittime e sparso dolore, ma che non trovano ancora responsabili diretti né mandanti, che il poeta fa in qualche modo risalire ai politici e alle istituzioni deviate (“Chi è stato è STATO“). La mannaia della sua satira mena quindi colpi velenosi, ma non avventati. Non si tratta di “anti-statalismo” ma di desiderio di giustizia.
Perché di questi tempi così oscuri
168 spaventi mortali
Andrea Leone
Quattordici racconti. Quattordici storie di adolescenti. Naomi Vittadini, una ragazza in procinto di uccidersi, assolda una sosia, che vivrà dopo la sua morte. Sarah Davanzati si innamora di un’altra ragazza, invidiosa della sua bellezza. Celine Lafouge sogna di essere smembrata e mangiata dai membri della sua famiglia. Irene Korczac, pianista, conosce il suo doppio, che ha il suo stesso nome. Diana Beaumarchais è una giovane stella del teatro: sua madre, invidiosa, progetta di accecarla. Sara Appiani, una ragazza affetta da epilessia, finisce in un istituto di cura. Barbara Cenci si uccide, risorge e si presenta al Teatro dell’Opera. Sonja Turati è una ragazza malata, vessata dal suo insegnante sadico. Claudia Arconati è odiata e perseguitata dal padre, nato illegittimo. Mylene Merat, una giovane drammaturga, mette in scena uno spettacolo e poi si uccide. I membri della famiglia di Elettra Detmers le chiedono di partecipare al loro suicidio collettivo. Sophie Sutter finisce in un istituto psichiatrico e un medico tenta di guarirla. Laura Weber non è figlia di suo padre e di sua madre, ma di suo padre e di sua zia. Il fratello di Demetra e Cristina Lambertenghi spinge al suicidio le sue due sorelle, nate da un incesto.
Conversazioni col nulla
Diego Conticello
Gabriele Gabbia
Conversazioni col nulla.
La terra franata dei nomi di Gabriele Gabbia
«L’esercizio della poesia è una prova di resistenza alle asperità quotidiane e all’indifferenza degli uomini. Le squallide vicende dei giorni presenti paiono sottolineare l’inutilità della poesia, perché essa, sempre più scalzata sui margini, nulla può lenire e a troppi non dice nulla. La poesia è magnificamente superflua come il dolore e troppo fragile in tempi di sopraffazione. Continua a leggere Conversazioni col nulla
Yves Bergeret et la langue-espace
Quaderni di Traduzioni (XIV)
Quaderni di Traduzioni
XIV. Marzo 2013
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Antologia Poetica (1990-2012)
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