Federico Tavan
(1949-2013)
Al destìn de un om
Al podeva capitâte anç a ti
nasce t’un pegnatòn
tra zovàtz e zùfignes
de stries cencia prozes
e al dolour grant de ‘na mare.
Me soi cjatât a passâ
de chê bandes.
[Il destino di un uomo
Poteva capitare anche a te / di nascere in un pentolone / tra rospi e intrugli / di streghe senza processo / e il dolore grande di una madre. // Io mi sono trovato a passare / da quelle parti.]
Federico Tavan
Un articolo di Luigi Nacci
Un articolo di Doriana Goracci
La terra gli sia lieve
grazie a questa citazione ho conosciuto Federico Tavan e ho scritto stamattina (vento e pioggia a non finire…) un articolo dal titolo FEDERICO TAVAN: il destino di un Poeta finito improvvisamente nel sonno
http://www.reset-italia.net/2013/11/11/federico-tavan-poeta/
Salve, amici, salve f.m.!
Sono tante volte qui, ma scrivo poco, vi leggo col cuore, tutti:-))
Quando muore un poeta muore una piccola parte dentro di noi che, però, passando dalla compassione, si fa predilezione, maggior cura e attenzione, strascico di quello spirito in noi.
E questo serve per ricongiungerci al mistero del creato.
Un saluto affettuoso a tutti, Gaetano dall’Irpinia
L’ha ribloggato su Bugiardino Poetico.
Grazie per questo ricordo; un saluto da questa Dimora della poesia ad un vero poeta.
un eccellente poeta.
un abbraccio
Non lo conoscevo. Mi è piaciuto moltissimo. Peccato averlo scoperto a causa della sua morte. Come sempre, c’è qualcosa che non funziona.