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che strana coincidenza quell’elemento rosso che sembra distinguere l’innocenza e l’infanzia in uno scenario di autentico orrore. un pugno nello stomaco l’accostamento di queste memorie, perché ci fanno vedere la parte più tenera e indifesa della vita in mano alla morte e peggio all’indifferenza. la storia è stanca di ripetersi, la natura e il tempo stanno scadendo.
Il nostro istituto Comprensivo , a Verbania, ha allestito alla Casa della resistenza un recital il Giorno della memoria con questo titolo :
“Il naufragio della civiltà europea ieri e oggi: sulle spiagge della storia 1945-2016 ” : la Locandina aveva due immagini di cronaca: una era quella del bimbo che esce con le mani in alto dal ghetto di Varsavia; l’altra quella del piccolo Ailan.
Idem sentire. Ed è bello condividerlo, soprattutto con i ragazzi della scuola media.
http://www.casadellaresistenza.it/node/256