Archivio mensile:giugno 2016
Alta Loira / Loire haute
Hailalue! Certo, come no
Avviso agli studenti, 4
Teach your children, 4
Dario Borso traduttore di Paul Celan
Paul Celan in Italia
Kiefer, colpa e cosmogonia
Nel 1980 Anselm Kiefer e Georg Baselitz rappresentano la Germania alla Biennale nel Padiglione che anche Hitler aveva visitato nel 1938. Baselitz espone una monumentale scultura primitivista in legno (Modello per una scultura) che ha un braccio teso che sembra un saluto nazista, mentre Kiefer propone una serie di opere intitolate programmaticamente Bruciare, lignificare, affondare, insabbiare, che sono dei libri con foto, scritti e disegni (che sembrano scampati a un incendio) e dei dipinti dedicati agli Eroi spirituali della Germania, da Parsifal in poi.
Un talismano di parole
Noi lo ricordiamo sempre. Lo leggiamo. Ritorniamo ai suoi versi ogni volta che desideriamo sentirci a casa. Stringiamo la carta del suo unico libro come fosse la sua persona, un talismano di parole per fermare negli occhi e nel cuore il suo passaggio. In un paese ormai sepolto sotto tonnellate di libri-di-poesia, ma quasi totalmente privo di poeti, la sua presenza ci rassicura, ci conforta. (fm)
(Da recitare nei giorni di festa)
Il sogno è quello del cerbiatto,
quello che bruca, gli occhi sorridenti.
Però ha il ventre troppo gonfio
e da uno zoccolo esce un liquido scuro,
a fiotti. Dietro di lui
un uomo grande, incappucciato,
e un altro, mingherlino,
che si gratta le ascelle.
Il sole, alto nel cielo –
il cielo è azzurro –
all’improvviso non c’è più.
Dai rami cadono fiocchi di neve,
dolci, zuccherati.
Il cerbiatto si sdraia su un fianco,
apre la bocca
e mangia la neve che cade.
I due uomini hanno scavato una tana.
Il mingherlino raccoglie rami
secchi.Quello grande rattoppa una camicia.
Poi è buio nero. Squittiscono dei
topi.
Antidoti, 3
Antidoti: un personalissimo ricettario di sostanze verbali medicamentose e di formule apotropaiche che utilizzo come prevenzione, lenimento, cura disintossicante e terapia immunizzante nei confronti della monumentale, cialtronesca superfetazione poetica dilagante.
Destini minori
Vite minime e invisibili: Marco Ercolani prosegue la sua ricerca artistica ed esistenziale affidandosi a una scrittura che, nella propria tendenza apparentemente collezionistica, ambisce a esaurire tutte le possibilità del reale; c’è davvero una consapevole e creatrice follia in questo continuare a scrivere libri interi ora di apocrifi, ora, come nel caso presente, di biografie brevi e inventate le quali hanno tutte lo stigma della verosimiglianza e dell’ossessione. La “tendenza collezionistica” cui accennavo non è però fine a sé stessa, ma è il risultato di questo permettere alla scrittura di diventare (o di continuare a essere) potente strumento immaginifico, labirintico andamento di specchi, scandaglio di ogni possibilità esistenziale e intellettuale, ché l’autore stesso, fedele al suo lucido (e liberamente scelto) delirio, prende a vivere le decine e decine di vite che racconta, pur conservando la necessaria distanza dalla materia narrata.
Otto tra(s)duzioni da “Journal du canal”
Dans l’éparpillement
se nomme
l’élan de la vie
Obliquamente (Obliqua -mente)
Ciao Manuel
Repubblica Nomade 2016
La REPUBBLICA NOMADE in cammino da Trieste a Sarajevo
La presentazione di Antonio Moresco
Il Primo Amore – Repubblica Nomade