Poesia è
poesia è evanescenza
poesia è condanna a vita, con libertà
sulla parola, liberté sur parole
poesia è guida cieca a un antico
enigma, a un segreto inaccessibile
poesia è trattazione dinamica e sussultoria
poesia è la più scampagnata cosmologia che noi possiamo
inalberare e agitare,
è una piccola (abregée) cosmogonia inconsapevole e
inconsutile, scucita,
strafelata, sdrucita
poesia è dimenticarsi
dimenticanza
poesia è se-parare sé dal sé
poesia è ciò che si lascia assolutamente fuori
poesia è svuotamento senza esaurimento
poesia è costrizione al remoto,
al non ancora, al non
adesso, al non-qui,
al non-là, al
non-prima né non-dopo
né non-adesso
poesia è sfondamento
poesia è bruciare – partorire nello stesso gesto vocale
poesia è l’esserci moltiplicato per
non esserci, ricordare
di transesserci di traverso
a spartiacque
poesia è misconoscimento di
non so bene che cosa
ma misconoscimento
poesia è impotenza infinita,
limpida, lucida, allucinata
poesia è intersezione
interiezione
intersezione
interruzione
poesia è una carognata
poesia è transito e esito
poesia è infusione e trans-fusione
poesia è memoria di ciò che non è
e che deve non-essere, cioè
è il Sé culminante, liminare
il Sé come cosmo incompiuto e
da non compiere mai
poesia è legare – slegare
poesia è la scena rituale della
infinita incertezza, della
inaccessibile Infermità
(Infirmitas)
poesia è scorcio
scarto
strombo
sterro
poesia è culla – cuna
è cella – cruna
del Trans-Organo
del transorganico
dell’Indistinto
dell’In(de)terminato
poesia è la cenere
poesia è diagonale
è vanvera
dentro il corpo manifesto
dell’Inesistente Universale
dell’Anenergico Globale
poesia è pigrizia irrigidita, con
un braccio appesa al ramo
dell’Albero della Scienza del
Bene e del Male; cioè
è una Scimmia che sta in
Brasile sempre appesa con un
braccio al ramo di un albero (è la Preguiça)
poesia è terrorismo nel dominio della lingua,
è scoppio nella clausura del linguaggio
è terrore sul fondo delle retoriche
poesia è liberazione dalla conoscenza,
fuga dal conosciuto
svincolo dalla meccanica
è insieme è caduta, sprofondo, nella
meccanica ripetitiva, ossessiva,
iterativa, che è anche la
meccanica del cenno, della norma,
del rito (dell’obbligo
stretto, della rima, del numero,
dell’essenza)
poesia è implosione del tempo – zero
e di grado in(de)finito
poesia è sfrenamento, sfaso, minaccia potenziale,
spacco, rapina, distruzione
poesia è scasso, squarcio, scuotimento
è l’urto tra forza
e misura che
tende a cancellare.
siamo proprio
infinitamente matti
la poesia è quasi tutto: cioè è tutto, meno
quello che veramente è
poesia è impermanenza incrociata con
trans-manenza
è impertinenza
poesia è scontro e incontro (spontaneo e
destinato) tra nevrosi e inconscio,
tra archetipo e Sé
anello monotono e perpetuo tra impulso
e ossessione
poesia è aggressione
poesia è fare spiragli, produrre crepe,
segnare filiture dentro il
sipario, dentro la Parete Sbarrata
poesia è lotta contro la notte
poesia è notte contro la notte
poesia è urto contro la voce
poesia è attrito con la pelle del Drago
poesia è così
è così e così
e così sia
***
Emilio Villa, Poesia è, (1989 circa).
Il testo è contenuto in The Selected Poetry of Emilio Villa,
traduzione e cura di Dominic Siracusa,
Contra Mundum Press Edition, 2014.
quanti fogli colorati ho dedicato alla densità ideativa di Emilio Villa che, in questa sede, conferma la Sua grande intelligenza! Un sentito grazie al traduttore/curatore Dominic Siracusa che vorrei invitare ad aderire alla “follia ex Libris”,
R.M.
bellissima, grazie
poesia è la più scampagnata cosmologia che noi possiamo
inalberare e agitare*
grazie, un saluto.
giampaolo
Meraviglia
Sono rinata leggendo questa poesia!!