Polaroid
(Cronaca nera)
La notte devia il corso delle povere cose
rimaste abbandonate:
un cartello rotto, un tubo di ferro,
sono ora corpi contundenti
accanto a un volto sfigurato
Rimane l’ombra dell’ultima parola
nella slogatura della bocca,
mastica il dolore di quella terra nuda
Poi la prima luce del giorno mostra
::::::::::::::::::::::::::::: un corpo duro e solo,
tutto quel rosso che ferisce gli occhi
:::::::::::::::::::::::::::::::::::: ::di chi guarda:
la fossa mai terminata, la faccia come
:::::::::::::::::::::::::::::::un disegno sbagliato,
le fiamme di un’Italia che brucia
2 novembre 1975
Idroscalo di Ostia