Rumore di fondo
Calpesto in silenzio il volto del mondo:
l’acqua del cielo rispecchia i miei passi.
Venti, onde, alberi, uccelli: in alto, in basso,
forme s’intrecciano
– si svolgono, diffondono segnali.
Nel cavo dell’orecchio, nello specchio
dell’occhio, crescono
le nuvole di antichi temporali.
Il favo del tempo è un bianco ruggito
d’oceano: si struggono le cose;
trapassano nel grembo risonante
del reale.
Dell’universo ascolto il
riverbero:
ascolto il grande rumore di fondo.
Tratto da: CREAZIONE CONTINUA, IV
L’ha ribloggato su SESTOSENSOPOESIA feliceserino's blog.
grazie mille! giuseppe feola