Dalla bocca della pietra
parla la sapienza delle ere, la meraviglia
di ciò che spinge il giorno
attraverso cunicoli di cielo, di storie
immaginate nel disadorno ammanto
del silenzio. Procediamo tra distese di immagini
che svanendo lasciano impronte di fiumi.
Noi siamo acqua, memoria
che semina albe nel passaggio.
“Seminare albe nel passaggio” è un modo bellissimo per dire lo sforzo di una scrittura, il suo nascere e farsi – il legame indissolubile tra pietra e acqua mi sembra esserne la necessaria premessa.
L’ha notato e commentato Antonio ma lo noto anch’io: i versi finali sono non solo superbi ma da exergo…Grazie, Francesco