L’artista originaria del Kazakistan Almagul Menlibayeva documenta e trasfigura il passato e il presente della sua terra, la mitologia e la vita quotidiana, la cultura delle popolazioni nomadi e il paesaggio della steppa.
In fase d’inesorabile scomparsa, il lago d’Aral va trasformandosi in un vasto deserto minerale sul quale restano scafi rosi dalla ruggine, vecchie e ormai inutili strutture portuali, risultato dello sfruttamento idrico del bacino quando ancora esisteva l’Unione Sovietica.