Anche tu hai scritto
con le molte ore di lavoro e dei campi.
La pergamena tra la nuca
e dove il collo diventa schiena
gli scavi del sole fitti di memoria
come gli anelli distesi nel tronco
del castagno avanti casa.
Stupito ti guardavo e vedevo
imprevista, un’incisione verticale
deporre nella pelle
il riassunto di un crocifisso
(da La complicità del plurale, di Marco Bellini)
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Due “letture” dell’opera:
di Antonio Devicienti
e di Marco Ercolani.
L’ha ripubblicato su Paolo Ottaviani's Weblog.
Quello di Marco è uno dei percorsi poetici più dignitosi e validi del panorama attuale, e quest’ultima raccolta ne è la conferma.
Francesco