Giovanni Giovannetti
Malastoria
L’Italia ai tempi di Cefis e Pasolini
Milano, Effigie Edizioni, 2020
Modena, 9 gennaio 1950
[…] a Modena calano 1.500 tra poliziotti e carabinieri armati rispettivamente di mitra Mab e di moschetto, a presidiare quella piazza e quella fabbrica fianco a fianco a tredici autoblindo da combattimento T17 Staghound della compagnia autocarrata dei Carabinieri di Bologna. Dal terrazzo della fabbrica i Carabinieri cominciano a sparare sui lavoratori e chi li sostiene. Mirano ad altezza d’uomo anche dai blindati e il bilancio si fa pesante: sei morti, centinaia di feriti e trentaquattro arrestati. Muore l’ex partigiano Angelo Appiani, 30 anni, colpito al petto da un colpo di pistola sparato a bruciapelo da un carabiniere. Muoiono colpiti da raffiche di mitra lo spazzino disoccupato Arturo Chiappelli, 43 anni, e Arturo Malagoli, 21 anni; sono entrambi ex partigiani. Muore l’ex partigiano Roberto Rovatti, 36 anni, che ha il torto di portare al collo una sciarpa rossa e per questo motivo viene brutalizzato con il calcio dei fucili e poi gettato cadavere in un fossato. Muore il carrettiere Ennio Garagnani, 21 anni, colpito dal fuoco delle autoblindo. E muore l’operaio metallurgico Renzo Bersani, 21 anni, preso a fucilate nei pressi della fabbrica.
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Da molto tempo Giovanni Giovannetti combatte il fascismo (mai morto in Italia, lo sappiamo, anche perché nel nostro paese manca la volontà di fare i conti IN MANIERA SERIA E CONSAPEVOLE con il passato) con libri e articoli molto circostanziati e facendo sempre riferimento a documenti e a fonti inoppugnabili. Ringrazio Francesco Marotta per aver proposto quest’intervento.
Morti operai innocenti, morto un partito che sapeva e intendeva « farsi carico » della difesa dei diritti civili dei lavoratori e del popolo italiano.
Che gravi perdite oggi piangiamo ..