Non sopporta la mia nudità
chi è ben vestito
Ti daranno infinite occasioni per piegarti
e tu non ti piegare,
basterà uno sguardo a certe facce
per sentire minacciata la tua fede,
ma tu credi, credi sempre figlio mio,
e non credere che ogni credo poi non muti,
ma dentro quel mutare qualcosa si conserva:
quel passarci dentro agli occhi un po’ di luce,
quel dirti a bassa voce solamente che ci siamo,
che per te volevamo solo esserci
e, miracolosamente,
nel miracolo della tua vita,
per un po’
ci siamo stati.
*
Così chiedo agli avi i futuri codici
per attraversarla senza perdere niente questa nostra vita
per mettere in mio figlio e in tutti i figli
una traccia di senso possibile, un amore , una passione
per non perdermi pur perdendo continuamente
poiché la vittoria appare chiara e vacua in questo mondo
e a noi piace la piena ombra
poesia come massimo grado della sconfitta
poesia come massima distanza dalla resa
camminare a piccoli passi ma camminare
dire poche parole, ma dirle
perché noi crediamo nella parola
e forse più in quella data
prima ancora che scritta.
*
Meglio saperla
tutta la forza,
tutta la fragilità
se vuoi che si plasmi
in forma d’uomo il tuo viso.
Allora nella notte non perderti d’animo,
nel chiarore resta sempre vigile.
C’è un fuoco da portare,
da passarci di mano,
da restituire alla terra.
da Ai nuovi nati
I fiori di torchio, 2016
L’ha ripubblicato su Paolo Ottaviani's Weblog.
Grazie Max per questa proposta che ci vede coinvolti profondamente. Prendo spunto per annunciare proprio dalla Dimora che nel 2022, finalmente, attraverso una “santa allenza” con l’editore Pietre Vive, ritornerà la collana Perigeion proprio con i testi di Christian.
Nino
sempre profonda meraviglia di fronte a queste poesie di Christian, come ci manca.
Il mio omaggio a Tito, che ha sempre creduto nella parola e nella sua forza dialogante (il “fuoco” da passarsi dì mano in mano per costruire insieme un mondo migliore).
Grazie per averlo ricordato.