José Gomes Ferreira
Porto 9/6/1900 – Lisboa 8/2/1985
Traduzioni di Massimiliano Damaggio
Entrei no café com um rio na algibeira e pu-lo no chão, a vê-lo correr da imaginação... A seguir, tirei do bolso do colete nuvens e estrelas e estendi um tapete de flores a concebê-las. Depois, encostado à mesa, tirei da boca um pássaro a cantar e enfeitei com ele a Natureza das árvores em torno a cheirarem ao luar que eu imagino. E agora aqui estou a ouvir A melodia sem contorno Deste acaso de existir – onde só procuro a Beleza para me iludir dum destino. Sono entrato nel caffè con un fiume nel borsello e l'ho messo a terra per vederlo correre di fantasia... Poi ho tirato fuori dalla tasca del gilet nubi e stelle e ho steso un tappeto di fiori per concepirle. Dopo, appoggiato al tavolino ho estratto dalla bocca un uccello che cantava e con lui ci ho adornato la Natura degli alberi intorno per farli profumare del chiardiluna che m'immagino. E ora sto qui ad ascoltare la melodia senza rilievo di questo esistere per caso - dove solo cerco la Bellezza per illudermi di un destino.
* * * Nunca encontrei um pássaro morto na floresta. Os pássaros quando morrem
Non ho mai trovato un uccello morto nel bosco. Gli uccelli quando muoiono
* * *
Que pena não ser eu um dos primeiros Encontrei-as já todas feitas Com este cheiro tão bom
Che peccato non essere fra i primi Con questo profumo così buono
* * * Do que sou Mas tão subtil (Homem: não tenhas vergonha
Da cosa sono Ma tanto sottile (Uomo, non aver vergogna
* * *
As crianças Não percebo porque os deuses
I ragazzi si lanciavano il Sole Non capisco perché gli Dèi
* * *
As flores, a lua, o sol, as estrelas, o vento Existem em carne e dor (com caveira). E iluminam o papel
I fiori, la luna, il sole, le stelle, il vento Esistono in carne e dolore (e teschio). E illuminano la carta |
Grazie di cuore💌 per dare voce alla profondità del sentire in questo blog dove si respira l’eterna bellezza dell’Anima nel buio e nella luce nel viaggio della vita ..
E ora sto qui ad ascoltare
la melodia senza rilievo
di questo esistere per caso
– dove solo cerco la Bellezza
per illudermi
di un destino.
Uno speciale ringraziamento per la Bellezza, quasi impalpabile come neve che pur bagna quando cala, di cui sono intrise queste meravigliose poesie.
E poi mi chiedo perché è così cieca l’editoria italiana ..
Dipende dall’argomento, Marina. In Italia non c’è un’approfondita conoscenza della letteratura lusofona. Se togliamo l’Urogallo, dove fanno un bellissimo lavoro, il resto credo che viaggi sui binari dei “soliti nomi”. Credo sia perfettamente inutile ritradurre per la millesima volta Pessoa e non sapere nemmeno chi sono gli altri, validissimi. Per il Portogallo. Per il Brasile, poi, la situazione è peggiore, in quanto non si arriva nemmeno ai “soliti nomi”. Parliamo infine dell’Africa lusofona: la situazione è tragica e, come già detto, solo l’Urogallo fa qualcosa. Grazie per il passaggio.
E tu fai bene a tradurre dal portoghese autori come Ferreira, che merita d’essere conosciuto e diffuso. Una poesia di freschezza insolita, nativa, che ha lampi di verità memorabili. Prima o poi questa scrittura verrà riconosciuta!
Ciao, Annamaria. Grazie per il passaggio. José Gomes Ferreira è ovviamente molto conosciuto in Portogallo, e conosciuto nei paesi lusofoni. Il punto è che in Italia molte bellissime scritture non “arrivano” perché i loro conoscitori/estimatori sono circoscritti all’ambiente universitario e non c’è “passaggio” verso l’esterno per via della poca preparazione culturale di una buona parte dell’editoria. E un altro punto è sicuramente la poca vendibilità. Già non vendono i divi di casa nostra. Figuriamoci gli stranieri alla porta. Un abbraccio.