Yves Bergeret
Parle la montagne
Tratto da Carnet de la langue-espace.
Versione di Francesco Marotta.
*
La tua vita: sedimenti, argille, sabbie.
Io sono la barca che puoi tirare a riva.
Rifletti.
Io sono una carena infinita.
Sono il rimbalzo di mille
fossili e utopie masticate.
Mettimi nella tua bocca.
Saprò sedurti.
Farò di te un’ancora.
Marosi e bruma svaniranno.
Sarai granito.
Chi vuole salire ascolta.
Sente il bordone millenario.
Lo protrae per mille anni ancòra.
*
una bellezza, così tradotta la rubo per il Domenicale del 18 settembre