Dei Soggetti a cancellazione di Lorenzo Mari (Arcipelago Itaca Edizioni, Osimo 2022) vorrei dire qui il fecondo paradosso per cui la fragilità della scrittura e del linguaggio, il loro tendere alla cancellazione (che è sia auto-cancellazione che subìta cancellazione), la loro messa in discussione radicale diviene, invece, forma di possibilità nuove del dire e dello … Continua a leggere “Soggetti a cancellazione” di Lorenzo Mari→
Dichiara Moshe Kahn parlando della sua (splendida, annosa e ammirevole) traduzione in tedesco di Horcynus Orca, la prima in assoluto, tra l’altro, del capolavoro darrighiano a livello mondiale: «Le due colonne maestre di una traduzione sono la libertà e la responsabilità dal e verso il testo e il suo autore – due princìpi fondamentali per … Continua a leggere “Trilce” di César Vallejo nella traduzione di Lorenzo Mari→
di Lorenzo Mari A quasi vent’anni dalla morte, l’opera di Mario Luzi sembra oggi consegnata a un facile, ma anche rigido, processo di canonizzazione, e insieme di trascuratezza – un processo a tratti inevitabile, per un poeta la cui opera si colloca senza dubbio in uno spazio del ventesimo secolo letterario che è spesso precedente … Continua a leggere Such dream, such absolute. L’Irlanda di Mario Luzi→
Che Tirrenide di Maria Grazia Insinga sia l’opera risultata vincitrice della sezione “opera inedita” del Premio Lorenzo Montano 2019 conferma l’originalità e la qualità della scrittura dell’autrice siciliana; probabilmente più di un lettore storcerà il naso pensando (non a torto, devo ammettere) che i premi letterari non siano né debbano essere misura attendibile e legittima … Continua a leggere Su “Tirrenide” di Maria Grazia Insinga→
Nota critica di Giorgio Bonacini Tante e indeterminate sono le modalità con cui la poesia misura la sua efficacia linguistica e concettuale, ma tutte tendono a spostare, decentrandolo, il centro conoscitivo che l’esperienza del pensiero (di chi scrive e di chi legge) si propone di attuare. Nei testi di Carlucci si assiste a una concentrazione … Continua a leggere Sono qui solo a scriverti – di Lorenzo Carlucci→
[STEFANIE GOLISCH] Im Zeichen extremer Spannungen vollzieht sich das Leben des italienischen Dichters und Arztes Lorenzo Calogero ( 1910-1961). Als es ihm im März 1961 in einem dritten Versuch gelingt, seinem Leben ein Ende zu setzen, haben sich seine Kräfte längst erschöpft. Zu groß sind die körperlichen und seelischen Belastungen geworden, um ihnen länger stand … Continua a leggere Gedichte (II) – Lorenzo Calogero nella traduzione di Stefanie Golisch→
Note su “le parole cadute” di Adriano Padua priusquam te formarem in utero novi te (Hieremias 1,5) “Le parole cadute è stato composto usando le parole contenute in una raccolta di circa 50 email private, scritte nel corso di due mesi da una donna e da un uomo”. Così ci avverte il poeta in una … Continua a leggere “Le parole cadute” di Adriano Padua nella lettura di Lorenzo Carlucci→
la passione non ci carezza ma ci colora di una disobbediente cura, di verbi sconosciuti alle parole. Sono la pietra che ha mani bianche e traina il mondo. Io la terra del mare saggiamente so contare: ridisegnando, in un istante, la forma dei destini. Finire nei frantumi significava, infatti: accendersi, perfezionare il dono dell’intesa. Saprò … Continua a leggere Separazione dalla luce (I) – di Mario FRESA→
Ancora oggi il mio orizzonte è quasi perfettamente descritto da questa citazione, che lessi in uno dei volumi de “I mistici dell’Occidente” di Elémire Zolla (poi perduto, o regalato). Mi pare fosse attribuita a tale Abba Agueras.
di Lorenzo Mari Una poesia che procede per versi polimorfi accenna, per la verità fugacemente, alla mimesi della celebre definizione freudiana di una specifica fase dell’infanzia nello sviluppo psicosociale dell’individuo, per poi darne una rappresentazione che oscilla tra la burla e il grottesco; in questo modo, inoltre, si evita di ricadere nella più banale … Continua a leggere Per versi polimorfi / Il Belzebù bambino di Davide Cortese→
di Lorenzo Mari Pochi giorni fa riflettevo con un amico poeta sull’aura di “consapevolezza” che viene spesso ricercata, tanto da chi scrive quanto da chi legge, nelle scritture poetiche degli “esordi”, o comunque in quelle di chi è nei propri venti, e ormai anche trent’anni – nella cosiddetta “poesia giovane”, per capirci. “Consapevolezza” è, ovviamente, … Continua a leggere Poesia e consapevolezza. Sui libri di Fabrizio Miliucci e Antonio Francesco Perozzi→
di Lorenzo Mari Ivan Illich fa parte di quella schiera di pensatori – spesso vicini a posizioni più o meno anarcoidi – che, in genere, vengono evitati il più possibile quando possono essere effettivamente utili, per poi essere ricordati nelle circostanze meno opportune. Le conseguenze di questo mismatch sono esplosive: per Illich, succede, con … Continua a leggere “CollaterAle” di Jacopo Ninni, o dell’unico effetto giusto→
di Lorenzo Mari Scrivo e riscrivo, ma alla fine è tutto da rifare, pensando alla lotta di classico di Massimo Sannelli. Beninteso, niente è sbagliato: l’ortodossia, se riesce ancora, in qualche modo, a colpire, colpisce altrove. Scrivo e riscrivo, faccio e rifaccio, semplicemente, perché fa rifà anche Sannelli, impegnato da anni in un lavoro di … Continua a leggere Di una nuova peste rossa. Massimo Sannelli e Sante Notarnicola→
di Lorenzo Mari L’annuncio della guerra santa è annuncio della voce / René Daumal, “La guerra santa” (Ursae Coeli, 2021) La guerra santa di René Daumal – prima uscita della collana Ursa Minor, curata dall’associazione e casa editrice Ursae Coeli – è uno smilzo libretto che arriva ai nostri giorni direttamente dai primi anni Quaranta, … Continua a leggere René Daumal: la guerra santa→
di Lorenzo Mari Navigando nel sito di Transeuropa Edizioni, ci si accorge rapidamente del fatto che “Nuova poetica 3.0” è una collana di poesia che ormai ha tanti anni di esperienza alle spalle, avendo acquisito, di conseguenza, dimensioni oceaniche. Da questo, potrebbe scaturire l’impressione che una tale prolificità confermi e al tempo … Continua a leggere L’attesa tra le macerie. Sui libri di Glauco Piccione e Isabella Bignozzi→
Pubblico il primo di una serie di contributi che con impagabile generosità Lorenzo Mari offre alla Dimora del Tempo sospeso; nel ringraziare e nel salutare il carissimo Lorenzo mi permetto di sottolinearne la grande competenza critica, la bravura di traduttore e di studioso e il valore di poeta e scrittore [A. D.] * … Continua a leggere Giù i pantaloni!→
non potendo cantare il mondo che lo escluse / Reb Stein cominciò a leggerlo nel canto