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Sei solo. Lo sapevi?
Sei solo. Lo sapevi?
Solo.
Sei solo. Lo sapevi? Sei solo un pollice opponibile. E te lo scrivo perché sia: una sentenza scritta. «Tu sei solo»: è una frase facile, di poche parole, la condizione e la condanna. «Tu sei solo!» – e solo uno Scrittore ti vede: nudo e solo. Perché? Perché lo Scrittore è: solo. Solo un nido di frasi. Solo una traccia che forse lascia il segno. Uno solo: la firma. Lo Scrittore non parla, ne scrive: dei tempi morti di ogni tempo. E non importa se lo ami. Importa che lo Scrittore vinca: il suicida che lo marca stretto [e quanto manca? Cosa separa – dallo scrivere addio?]. Non piangere: non è il tuo destino, se non pretendi [anche tu!] di scrivere. Sì è meno soli quando bastano i corpi: la carne, la crosta, la camera… I colleghi – che uno scrittore non ha. Continua a leggere Sei solo. Lo sapevi?
L’Uomo di Spade
CIAO, ENRICO.
Prefazione
Tutto ciò che vive,
non vive solo
né per sé stesso.
[William Blake]
Poesia è l’Atto. Fin dall’etimo. Franco Loi, non a caso, parte dal greco poiein, fare: «la poesia agisce. Opera in chi la dice e in chi la sente. Perché essa ha la proprietà di sommuovere l’uomo che la pratica. Avete mai ascoltato una musica? Essa muove qualcosa in voi prima ancora di conoscere il significato o averne conoscenza tecnica. Anche la poesia è fatta di suoni. Poiché il linguaggio della poesia non si riduce alla pura significazione, ma è connessione stretta tra suono, sensi, emozioni, pensiero. La parola, costitutivamente fatta di suoni e di silenzi, suscita in noi il movimento».
Quaderni delle Officine (XIII)
Quaderni delle Officine
XIII. Febbraio 2011
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Dotazione-Denotazione-Detonazione (2011)
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Mastica e Sputa
Una bocca che si offre, dal palato ai denti, dalle labbra alla faringe, come macchina da guerra. Risonante cassa, macchina di risonanza. Nella pronunzia frontale. Rullo compressore del verbo, e parole a rincorrersi nel peso ferreo d’una velocità multiversa (lingua che scorre a multiple velocità salendo la corrente delle salive i suoi sali secreti); ingranaggio di sillabe in furia in espulsivo moto della deglutizione. È questa la fortezza verbale (irta purezza virale) di Daino, il velluto rovente ruvido di Daino, poesia armata contro se stessa (contro contro ogni inganno che il decoro della parola è in grado di operare) – anti/poesia in purezza strappata coi denti brano a brano, a bruciare il suo tempo: e centimetro su centimetro a conquistare spazi, a saturare ogni spazio, costi quel che costi, in cumuli d’anniluce. E se il costo è monta di marea se è il magma che travolge il discorso (fattosi carico del coacervo dei discorsi) nel diramarsi metastatico dei sensi del Senso, se è ribollìo se è lava che trascina le ispide arborescenze dal dire disseminate lungo i pendìi, se (per horror vacui, per angoscia del pieno) è danza inconcludibile sull’inabissamento, allora significa che qui è l’unico costo possibile. Forse, addirittura: che è il costo necessario.
(Tommaso Ottonieri, dalla Prefazione)
On my cancer
“ora, mi vivo ogni ora donata
radioso per la lucente fiammata
vivo – nella rima immortalata
rima che non può essere rubata
men che meno: una rima spezzata
And Death Shall Have No Dominion
Chiara Daino
Enrico Gaibazzi
“E brusco capisco perché ci sono / esisto – soltanto per un sorriso / sorto su un giovane viso onesto / un sorriso che prenderò in prestito / un sorriso che mi terrò ben stretto / per quella notte che combatterò / fino al fondo del buio più nero” (E. G.)
ENRICO GAIBAZZI E IL BARBARICO YAWP
«No matter what anybody tells you,
words and ideas can change the world»
[Prof. Keating]
«Rendete straordinaria la vostra vita!». E dal 1989 tutti hanno sognato un professore come John Keating. Nell’incubare di sogni – l’incubo è una realtà che, puntualmente, si manifesta delusiva e deludente. La delusione esige sempre la sua parte, ma non può e non deve paralizzare l’anima. «Tu li devi amare! Li devi amare sempre e a prescindere! Li devi amare anche se potrebbero deluderti, li devi amare anche se sai che ti deluderanno! Continua a leggere And Death Shall Have No Dominion
Frutto della furia – di Chiara DAINO
Di luci ferite e altri corpi d’amore – Chiara DAINO
il boia di bambi [1]
[da Sàrxophone]
minuta grazia di gracile membra
[la creatura che una] – sola
una solo una primavera per te
fronte fiera: è mondo, si mostra
Continua a leggere Di luci ferite e altri corpi d’amore – Chiara DAINO