poeti greci contemporanei tradotti da Massimiliano Damaggio
Reclusione
Di nuovo lunedì – e la porta del pomeriggio
di nuovo chiusa.
E quando vedere gli alberi, s’allontanano
sempre più. Sempre più vuoto il cortile.
Il canto nella gabbia, una ferita.
La domenica non basta!
La sedia accanto alla finestra.
La strada inizia e finisce nella stanza.
Calano ancora le ore.
L’eco oltre il cancello, le grida dello stadio
– un altro modo che hanno di piangere i ragazzi
per un attimo.
Fa notte presto la domenica!
Quando viene il lunedì
ti fai ancora più sottile.
Una lama nuda il giorno. E la paura –
non parlare non protestare.
Ti vedono dovunque.
E non un solo istante
che le mani facciano pace.