Archivi categoria: mario santiago santoro
Quale altra luce
a Evgen Bavčar
quale altra luce – Evgen
nel senzatempo del
le pupille spente, quale
l’origine, il suono, la voce
l’alfabeto – quale il nome
segreto delle rondini
che liberi dal sogno
per scardinare il portale
delle ombre – quale
altra luce, quale altro nome sai
che il giorno non conosce?
(da qui)
Ferite
(ferite)
1.
ferite (corpo, piaga) quelle
ferite, piaghe su –
corpi, sognano
aria – (feritoie), sono
bluastre
solcano arti (non arti – sono
artifici,
ma altre – sono altro)
La Biblioteca di RebStein (LXXI)
La Biblioteca di RebStein
LXXI. Novembre 2017
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Polvere
Poesie inedite non ancora scritte
(2015-2016)
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Mini -Era
due (si) scrivono, (si) leggono
(in) – due
allo sbando, al bando (banda come
un- coro) (un altro –
prosa, prosaica –
mente)
suonano dove
uno canta, sia pure, ricama
note, oppure, orchestra,
fisso così, al corrimano, al bacia-
mano
(finanche)
maschere afose sullo sfondo
dal quale (quale è il dove) mimano
modulano le (- loro) ombre, ombre
che sono (l)oro, notturno, annottato
– atterrito
di primo sole (soli)
luccicando, appena
(Tratto da:
Poesie inedite non ancora scritte,
2015-2016)
Nottetempo (Notte -Tempo)
Obliquamente (Obliqua -mente)
Quaderni di RebStein (LIX)
Quaderni di RebStein
LIX. Febbraio 2016
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Poesie inedite non ancora scritte
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Altroquando (Altro -quando)
Controluce (Contro -luce)
la luce – tu la conosci in perdita
la (ri)conosci che emerge
dal sogno desolato della preda
e torna dove fa pensiero
il corso delle ombre -dove
lo sguardo inciampa
nel conforto che genera sete
Miniera (Mini -Era)
Mario Santiago Santoro
Posa
la rosa, posa(la)
nel rosa-cenere, (posa- / la
cenere) sposa(la)
cenere, rosa, e-rosa
(è) rosa
rosa (-cenere)