Μίκης Θεοδωράκης
Mìkis Theodoràkis
29.07.1925
Archivi categoria: ora e sempre resistenza
La resistenza continua
25 aprile: la poesia sta nella strada

Esta é a madrugada que eu esperava
O dia inicial inteiro e limpo
Onde emergimos da noite e do silêncio
E livres habitamos a substância do tempo
Sophia de Mello Breyner Andresen
QUANDO
Quando dalla vergogna e dall’orgoglio
:::::Avremo lavate queste nostre parole.
Quando ci fiorirà nella luce del sole
:::::Quel passo che in sonno si sogna
Franco Fortini
Che non si tolga, che non si neghi al 25 aprile il suo significato, suggellato dalla storia e dalla memoria, atto politico sempre rinnovato in chi si riconosce in esso: la liberazione dal fascismo. E in Europa sono due i popoli che celebrano, anno dopo anno, un 25 aprile sempre di lotta, sempre di rinnovata, testarda speranza (la D. del T. s.)
I funerali di Pinelli
Solidarietà per il Cinema America di Roma
Facciamo nostro e diffondiamo l’appello del Sindaco di Sant’Anna di Stazzema (Comune sede dell’Anagrafe nazionale antifascista) a proposito delle ripetute aggressioni fasciste nei confronti dei ragazzi del Cinema America di Roma.
Cara cittadina, caro cittadino,
Continua a leggere Solidarietà per il Cinema America di Roma
Altri 25 aprile (4)
Altri 25 aprile (3)
Altri 25 aprile (2)
25 aprile
antifascista, antirazzista e libertario
(Tessera di Giuseppe Pinelli, sedicenne, staffetta partigiana
delle Brigate Bruzzi-Malatesta)
Altri 25 aprile (1)
25 aprile
antifascista, antirazzista e libertario
(Brigata partigiana I leoni di Breda Solini,
formata da Sinti italiani e operante nel mantovano)
Memoria dell’oggi: Aldo Braibanti
“Lo so – presente è la violenza – ancora di metafisica si muore
la tolleranza del pubblico merita solo i sondaggi della pubblicità
il consumatore ha quello che vuole – il consumatore l’avete inventato voi
voi avete venduto abusato massacrato per sole parole
voi siete fermi all’orda – perseguitate torturate braccate il diverso […]
la vostra idea è natura
castrata”
Aldo Braibanti dal carcere di Rebibbia (1968)
Leggi anche qui
Le teste
Ieri, oggi e domani
الآن ودائمًا
“La nostra guerra non è mai finita”
Restiamo antifascisti
Ora e sempre resistenza
Ostia, Italia
Per non dimentiCarlo
PIAZZA CARLO GIULIANI
(Clicca sull’immagine)
Credo che vivere voglia dire essere partigiani
Le architetture dell’orrore
E’ il 27 gennaio e, ormai da undici anni, ogni ventisette di gennaio si torna a parlare e polemizzare sull’utilità di celebrare la memoria dell’Olocausto e la liberazione del Campo di concentramento e sterminio di Auschvitz, avvenuto nel corso de La Grande Offensiva dell’Armata Rossa, il 27 gennaio del 1945. La settimana del 27 gennaio anno dopo anno va perdendo di vista il suo obiettivo principale, saturando l’informazione con discussioni sterili, o peggio pavoneggianti, sulla retorica della memoria, sull’inutilità dell’istituzione di una data in cui celebrare una memoria tanto scomoda da meritare l’etichetta dell’ipocrisia, del fastidio, della noia, del trito e ritrito talmente ripetuto e celebrato da causare irritata indifferenza, un distacco emotivo assuefatto e malato che non si ferma al passato, ma si protrae ed estende al presente, al punto di “banalizzare il male” come qualcosa che comunque non ci appartiene se non come spettatori inermi, indispettiti, disturbati.
Disponibili per l’inferno
Sull’utilità della rete per la memoria:
Orsola Puecher ricorda Germaine Tillion