
Archivi categoria: oralità
In dialogo con la lingua-spazio (2)
In dialogo con la lingua-spazio (1)
Echi di un genocidio dimenticato
Volti
La Biblioteca di RebStein (LXXIII)
Tegu dumno abada
La Biblioteca di RebStein
LXXIII. Giugno 2018
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Il tratto che nomina
Cap. VIII-XV
(2010, 2018)
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La Biblioteca di RebStein (LXXII)
Tegu dumno abada
La Biblioteca di RebStein
LXXII. Giugno 2018
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Il tratto che nomina
Cap. I-VII
(2010, 2018)
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Ridare vita alla parola
Quaderni di Traduzioni (XXXIX)
Quaderni di Traduzioni
XXXIX. Marzo 2018
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Bégayer/Balbettare (2018)
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Chi leggerà i silenzi? – di Ivan Crico
Chi leggerà i silenzi?
Di lingue locali, contemporaneità e moralità.
Una lettera a Flavio Santi.
L’esercizio della lingua – Lello VOCE
È bello vederti morire sentire che tremi Prometeo / È bello sapere che hai paura della nostra stessa paura / È bello il tuo corpo Prometeo scolpito sulla pietra / Giocheremo con le tue grida ci baloccheremo di sangue / Ne berremo a fiotti e poi ci ciberemo delle tue membra vive / E dopo la tua morte Prometeo ci ribelleremo. In nome tuo. (*)
I ricami del tempo – Maurizio MATTIUZZA
(Senza titolo)
Lasci il tempo che trovi
come lo trovi
e sai far male senza fare
nulla
forse è proprio questo
quello che
ridendo vino bianco
biciclette sul muro
l’altra estate
pensavamo soffrissero sempre
e solo
altri due che non siamo
mai stati noi
ma adesso, lo vedi, è buio
e la luna sembra
vecchia, […]
Psicofantaossessioni – Stefano AMORESE
[Da: Faraòn Meteosès
(Stefano Amorese), Psicofantaossessioni,
prefazione di Claudio Comandini,
Faloppio (CO), Lietocolle, 2007.]
KM 1999
Esserci stati, quando ci dovevamo essere,
dietro le barricate, entro le scuole a studiare il Maoismo
contro i conservatori, a fianco i progressisti,
lungo i corsi centrali, nelle piazze,
durante le marce autogestite,
alle manifestazioni non violente
per i diritti civili, per le lotte sindacali
accanto agli ultimi partigiani, agli antifascisti; Continua a leggere Psicofantaossessioni – Stefano AMORESE
Lo specchio di Dioniso – Gianluca PULSONI
MEDITAZIONE SUL POEMA di Gianluca Pulsoni
[Pubblicato in La Gru – Foglio Quadrimestrale di Poesia e Realtà, Numero 3, Maggio 2006 (Il poema). I quattro numeri della rivista (2005-2006) sono ora disponibili in formato pdf.]
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Manifesto per un teatro poetico – di Ida TRAVI
(Immagine fotografica di Marzia Poerio)
MANIFESTO
per un
TEATRO POETICO
teoria e forma d’un teatro trasparente
FARE POESIA La poesia si fa camminando, lavorando, mangiando, dormendo, sognando. Solo alla fine si può scrivere. La poesia di parola si fa vivendo in quel teatro naturale e trasparente ch’è il mondo visto dall’interno.
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Oralità Poesia Scrittura (II) – Lello VOCE
Io sono soprattutto un poeta. Tale mi considero, anche se mi è capitato e mi capita di scrivere romanzi, o di collaborare a quotidiani. Questo probabilmente deriva dalla ’fisicità’ della poesia, dal fatto che metto in gioco il mio corpo e la mia voce. Da anni ormai pratico uno strano tipo di poesia ad alta voce che forse si potrebbe definire Spoken Words, o Hip Hop Poetry, o Performance Poetry. Quello che è certo è che non si tratta di ’poesia lineare’, scritta, nè di ’poesia sonora’, almeno non nell’accezione che si dà a questa definizione quando si pensa ai prodotti delle Avanguardie e delle Neo-Avanguardie. E’ un ibrido strano, che si fa sul palco, davanti alla gente, per la comunità. E’ fatta di respiri e sudore, di fiato e di quei pochi pensieri che riesco a mettere insieme, mentre vengo, come voi, centrifugato in quest’enorme frullatore che chiamiamo società postmoderna globalizzata.
Lello Voce
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Oralità Poesia Scrittura (I) – Lello VOCE
Romance: i due passanti
(Da Lello Voce, I segni i suoni le cose, Manni editore, 1995)
*
sull’epa sull’epa dove posa il kore sulla sventraglia la parpaglia hic
i due passanti:quello distinto con il vestito grigio e quello distinto
con il vestito grigio abbandonati a questa sterpaglia di sensazioni
alla mitraglia che raglia l’impiglia senz’alma né epa senz’occhi più
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Dietro il silenzio – Poesie di Isidro CONDORI
Tre poesie di Isidro Condori
(Da: In Forma di Parole, Libro Terzo, Tomo II, pag. 14-43, cura, traduzione e note di Antonio Melis, Reggio Emilia, Elitropia Edizioni, 1981)
*
Saqsawma Pukara
Noqanchis,
pachat’iqraq apukunata churiaq,
illa teqse wiraqochakunaq churin
yuyaysapa mana ch’apuyuq,
mana ruida reseqseq
karu karu chipchikunata
reqsispa, Continua a leggere Dietro il silenzio – Poesie di Isidro CONDORI
Ossa e Carne – Dome BULFARO
Forme del desiderio e della voce
Quello di Dome Bulfaro è un percorso di ricerca e di scrittura molto suggestivo, che trova nella sperimentazione formale (non solo poetica) il terreno più fertile per le sue intuizioni: una traccia fatta di sbocchi, di sussulti improvvisi, osservata da uno sguardo sempre in movimento che rovescia in visione l’esplorazione e la catalogazione dei frammenti del reale in cui si imbatte. Continua a leggere Ossa e Carne – Dome BULFARO
La traccia vocale dei dispersi – Luigi NACCI
(Piccola antologia 2007-2004)
Da: SS (2007-2006)
I
Dirottiamo aeroplani di carta nei giorni di vento
Tramontana ci porta lontano e maestrale ci impenna
Nella stiva fa freddo si ghiaccia si gelano gli occhi
Non si vedono piste e non sono previsti atterraggi
Ci copriamo con pacchi-lenzuola e con coltri-bagagli
Incrociamo gli sguardi ma senza azzardarci a parlare
Che l’ossigeno è poco e il pensiero si ossida presto Continua a leggere La traccia vocale dei dispersi – Luigi NACCI