Archivi categoria: satira
Sparta’kia
SPARTA’KIA
(La Rivolta dei Sacchi,
in Campania)
Questa Guerra non solo è
immondizia, ma
Attesa, poi Fuga, poi Coro!
Il processo
Oggi, alle quindici in punto, ora locale, portando Wolfang sul prato (roba da pazzi, ha vomitato ancora!) ho visto un enorme cumulo di luce rotolarsi, è il caso di dire. Nel giorno del mio compleanno, ha tremato la terra. Odiio!, insomma, il giardino davanti casa. Così mi sono informato, ed ecco che si deduce. Ci sarà un processo mondiale –tenetevi forte- la terra ha chiamato il suo santo, capite?, protettore, dice. Che roba! E’ stanca, pare, delle cacche di cane. Wolfang ha riso come un lacchè. Allora, dài, tutti a vedere il processo, gente, corriamo!!!
PostEretico (V) – di Antonio Scavone
PostEretico (IV) – di Antonio Scavone
PostEretico (III) – di Antonio Scavone
PostEretico (II) – di Antonio Scavone
Oblò – di Jean Charles d’Avec Sommeils
J. C. d’Avec Sommeils
Oblò, postfazione di Paolo Albani, Faloppio, LietoColle Libri, 2009.
Idrolitina
Ma che fricassea di freak
ma che sformato d’interiora
passiflora in salsa di Ermione.
Niente muse musone
upupe impagliate
distillato in barrique
mitopoietico.
Meglio una bustina
il solletico al palato
col pizzicore
che fa l’Idrolitina.
Attilio Vecchiatto su Zibaldoni e altre meraviglie
Da domani 3 giugno prende il via su “Zibaldoni e altre meraviglie” la pubblicazione di un progetto in memoria dell’attore Attilio Vecchiatto.
Insieme a una testimonianza diretta di Enrico De Vivo e a scritti inediti di Gianni Celati, saranno riproposti, in varie puntate, i “Sonetti del Badalucco”, nella versione a cui l’autore ha lavorato fino alla sua morte.
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PostEretico – di Antonio Scavone
Un poemetto inedito di Cristina ANNINO
(Immagine di Maximilian Capa)
DUE CIVETTE SUL COMO’
BELLO BU, giovane poeta laico, “politicamente impegnato” lui dice.
GEGE’, vecchio poeta di scuola tradizionale. “Ho un piede nel Nobel” dice lui.
OSPITE, anonimo lettore di poesia.
(Di notte sempre la stessa lagna! Due civette sul comò; anche al buio le vedo, sul serio. Grido dal letto:” Bello Bu, Gegè, vade retro! “ Lì stanno, invece, togliendomi il sonno, di coccio grigio, o vetro, coi corpi fosforescenti. Si spengono solo all’alba. Che c’entro, io, con loro? e come fanno, dopo, a volare via?)
Sergio Angeletti, in arte ANGESE
Sergio Angeletti (Roma 1952 – Perugia 11 Febbraio 2008)
E’ morto Angese, Sergio Angeletti per l’anagrafe. Un grande amico. Un grande artista. Sergio è morto. Stroncato da una malattia che non aveva lasciato speranze. Ma potremmo dire che è stato abbattuto mentre caricava a cavallo le trincee fortificate dei demoni. Sergio è stato un grande combattente per la libertà. Uno che ha sempre messo la sua dignità di fronte alle convenienze. Uno dei più grandi disegnatori italiani, giornalista e vignettista acuto, originale e geniale, al quale questo sistema di merda ha negato la possibilità di lavorare. Le grandi testate per le quali disegnava lo hanno via via cacciato perché non riusciva proprio ad arruolarsi nel manierismo leccaculo dominante. Dentro di me io piango il fratello che mi ha lasciato, ma sento che sia giusto innanzi tutto ricordare che era un combattente della libertà di pensiero, armato di un pennello sublime. E credo sia giusto dire che molto nella sua malattia ha pesato l’essere cacciato, esiliato, lasciato per anni senza lavoro. […]
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Il bavaglio e l’immor(t)alità dell’anima
Si è discusso molto ultimamente, soprattutto in relazione alla “mancata” visita del papa all’università di Roma (con annessa lectio magistralis, totalmente ignorata dalla stampa e da tutti gli organi di informazione nei giorni successivi!), del clima di intollerante ostracismo e di totale negazione del diritto di parola (sic!) che in questo paese è riservato alla chiesa e ai suoi rappresentanti.
E, in effetti, le cose stanno proprio così. Anzi, a ben riflettere, la realtà è ancora più cupa di quello che all’apparenza, già di per sé inquietante, può sembrare!
E’ quanto ci attestano, inequivocabilmente, i dati pubblicati in una conferenza stampa del 19 gennaio scorso dal partito radicale.
Proviamo a guardarli da vicino…