
Chiara Catapano legge Perdite (Puntoacapo Editrice) di Bartolomeo Bellanova.
“Quale incendio indomabile si prepara nei fondali!” (Dispaccio da Vieste)
Ho voluto iniziare da questa profezia, quell’indomabile incendio che illumina e purifica, di cui Bellanova percepisce il propagarsi nei fondali: un incendio che si innesca dalle profondità oscure, da luoghi impensabili, per ossimoro. In fin dei conti, mi sono detta, questo è un libro di profezie che si stanno avverando mentre si scrivono. E’ come l’incontro tra due mari, tra due sostanze identiche ma provenienti da diversi luoghi; è il momento in cui il futuro annunciato e il passato veggente si salutano, generando immagini. Continua a leggere Per una lettura di “Perdite” →
Io credo nella trascendenza
dei tessuti emotivi dopo l’amore,
nella verginità della chioma dei tigli
penetrata dai becchi dei passeri,
nell’ipnosi della ginestra squartata dal sole.
Credo nella tenerezza cannibale degli amanti
e nel latte afrodisiaco di gelsomino,
credo nell’oblio del corpo marmo
scavato nel materasso
nel tremore dei rifiuti gettati via
tra il marciapiede e lo scolo
e nell’adrenalina delle rondini
che sfidano i fili dell’alta tensione.
Io credo sopra ad ogni cosa
alla lama pungente delle lacrime
alla loro sincera eruzione
dello spirito tellurico
che ci governa
ci scuote
e ci scompiglia.
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non potendo cantare il mondo che lo escluse / Reb Stein cominciò a leggerlo nel canto