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Non si sveglia chi muore
Non si sveglia chi muore
Non si deve svegliarlo
La palude è attesa con le ali –
Mi sono fatto i tarocchi da solo
Una miriade di bicchieri
E bottiglie
Ridotti a vetri rotti –
E poi ridotti
Ad essere ricomprati
Da chi non li ha mai avuti –
L’asso di gesso
Pietra mi passa –
Sono nubi
Nere sui palazzi bianchi.
[Roma, notte di Natale 2020]
Aspasia tarocca (e altri versi)
ASPASIA TAROCCA
L’ultima volta che vidi il cielo
era il raggio del cerchio
a reggere la notte [ ]
[con] l’uniforme della stagione
[con] la pistola della morte –
i diritti dell’uomo sono
diritti privati, tra l’occidente
e la terra che avviene
nelle chiese di Dio, a oriente
del [proprio] essere niente – Continua a leggere Aspasia tarocca (e altri versi)
Nulla di nessun niente
Nulla di nessun niente
– 1 –
Partivano a cavallo
Le […]
Frecce tricolore
Con lo smalto
E il metadone
Al castello di carta
Quaderni di RebStein (LXXIX)
Nel luogo del dolore
ora tu aspetta,
aspetta che le mani
passino sul volto,
sul volto tuo
per poterti levare via
la maschera da morto –
la vita che si trasforma fino
a farti diventare ombra
ha reso possibile
la matrice del calco
di pelle, l’amore
nel luogo del dolore,
la carità nell’aria
che respira
il feto dell’anima
(Tratto da Controsfinge (e altri poemetti),
di prossima pubblicazione in
“Quaderni di RebStein”, LXXIX, sett. 2020)
Quaderni di RebStein (LXXVIII)
Quaderni di RebStein (LXXVII)
Brace di porcellana
Brace di porcellana
[Tratto da: Cinque poemetti .II.
di prossima pubblicazione in
“Quaderni di RebStein”, LXXVII, aprile 2020]
– 1 – Il parco dei giochi è per i bambini morti –
batte la mirra di seta la tela della conchiglia
col cuore dello stupro nell’amplesso di seta.
Vola bassa dal poligono al miraggio
La eco della foglia radice di mare