(da: “La Foce e la Sorgente“, II, 6)
(Suicidio)
C’erano in me venti generazioni
a dir poco
e questa mattina non so perché,
forse perché la finestra era aperta,
uno si è buttato dal primo piano.
Allora tutti
hanno incominciato a buttarsi,
come da un trampolino,
uno dopo l’altro, a catena,
secondo il principio della disintegrazione
delle pecore. In una mezz’ora
sono rimasto completamente nudo,
e per la vergogna mi sono buttato anch’io.
Sono morto, credo, verso il quarto piano.
Ad ogni modo, verso il secondo
ero già spacciato.
Tutte queste cose
ve le racconta ora un passante,
cioè uno di noi
che ha picchiato sul molle.
(Marin Sorescu, Poesie, trad. di Giulia Niccolai)
***