…………………………..(da qui)
Schegge di vita
nei libri bruciati.
Spargo semi di cenere al suolo
per avere occhi che sentono.
Labbra che vedono.
A ombre appena calate
ritirerò le mani dal fuoco.
…………………………..(da qui)
Schegge di vita
nei libri bruciati.
Spargo semi di cenere al suolo
per avere occhi che sentono.
Labbra che vedono.
A ombre appena calate
ritirerò le mani dal fuoco.
Les Carnets d’Eucharis è una splendida rivista telematica francese attiva dal 2008. Creata e gestita da Nathalie Riera, si occupa di poesia, letteratura ed arte, con particolare attenzione alla fotografia. Vi trova ampio spazio la poesia italiana contemporanea, dai classici (Montale, Penna) ad autori più recenti ma altrettanto significativi (Bettarini, Anedda).
L’ultimo numero, scaricabile gratuitamente come tutti gli altri (Les Carnets d’Eucharis, n. 34, 2012), ospita una selezione di testi (tutta la sezione “Tra pupilla e lingua“) tratti da un mio vecchio libro, Il verbo dei silenzi, e tradotti da Raymond Farina.
Ringrazio di cuore Nathalie e Raymond per l’attenzione che hanno voluto generosamente dimostrami e, soprattutto, per il loro lavoro al servizio dell’arte e della poesia – senza preclusioni di sorta, ma per il puro piacere della scoperta e della diffusione.
Eclats de vie
dans des livres brûlés.Je disperse sur le sol des semences de cendres
pour que mes yeux puissent entendre.
Mes lèvres voir.Dès que les ombres vont décroître
j’enlèverai mes mains du feu.
La Biblioteca di RebStein
XXIII. Agosto 2011
Francesco Marotta
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Il verbo dei silenzi (1991)
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TRA PUPILLA E LINGUA
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi, Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
Il giorno trascorre negli occhi
le sue ore in fiamme.
Muto groviglio in maschere di carne.
Rito che polvere d’incendio solidifica
dove ferita a sangue la parola cede.
Non si fa memoria. Continua a leggere Tra pupilla e lingua
NELLA LUCE ASSENTE
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi,
Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
Ad ogni alba il giorno
tira a sorte la strada
dove trascinerà il suo canto.
Ogni altro sentiero è fonte inespressa.
La morte vi attinge le sue sabbie.
Madre del dono silenzioso della sete.
TROPICO DELL’ASSENZA
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi, Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
I bagliori del mattino.
Luce estranea alla parola.
Il sole ci segue fino al grido.
Raccoglie di noi quanto muta.
Non pietra né sangue
ma di entrambi l’unico nome.
Fuoco taciuto
che il suo silenzio
contiene. Continua a leggere Tropico dell’assenza
ALFABETI DELL’OMBRA
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi, Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
Sostenuti da vampate di terra.
Immersi nei suoi fuochi
senza più riverberi.
Colmi di cielo
dove le voci si rincorrono
ammutolite. Continua a leggere Alfabeti dell’ombra
LA COMUNIONE DEL SILENZIO
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi, Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
Il silenzio ci ridona a noi stessi.
Nudi come la risacca
o una pietra.
Sigillo alle nostre voci di ieri. Continua a leggere La comunione del silenzio
ORFEO COPERTO DI SABBIA
(Tratto da: Il Verbo dei Silenzi, Venezia, Edizioni del Leone, 1991)
Ecco – diremo – è questo
taglio di ferita infetta la memoria.
E’ dare un volto alla morte.
Un nome all’ombra.
Alla pupilla assente che ci scruta
dagli specchi murati dentro un grido. Continua a leggere Orfeo coperto di sabbia