Archivi tag: koyo
Grandi calligrafie del dialogo (3)
Grandi calligrafie del dialogo (2)
Grandi calligrafie del dialogo (1)
Tiwa tiégu ling
L’opera dipinta
La Casa dei Pittori di Koyo
L’uomo di pietre
Sulla montagna di Douki
Il disegno che dice
Arbre / L’albero
Paume / Palmo
Sono cieche le rocce?
Porte chiuse (2)
Porte chiuse (1)
Nell’esilio / Breve saggio sul “Tratto che nomina” di Yves Bergeret
Quasi un anno fa avevo spiegato il perché desiderassi intitolare questa specie di rubrica dalla cadenza irregolarissima “Nell’esilio” e vi pubblico oggi un “breve saggio” dedicato al Tratto che nomina / Le Trait qui nomme perché un’opera come questa perfettamente si costituisce quale punto di riferimento per la riflessione e l’acquisizione di ulteriore coscienza dentro una sensazione permanente di esilio dalla polis cui accennavo.
Sono la premessa di Francesco Marotta e lo straordinario saggio di Romain Poncet a fare senza dubbio alcuno scuola per me, ma provo a dipanare qualche mia riflessione in merito alla questione.
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Benvenuto, straniero!
L’espiazione
Oggi il nord del Mali è letteralmente devastato dal banditismo dei nomadi Tuareg e dalla ferocia disumana dell’integralismo islamista. Ogni giorno si susseguono stragi di civili inermi, rapimenti, esecuzioni, sgozzamenti, esplosioni di mine tra i convogli che attraversano le poche piste asfaltate nel deserto, in particolare nei pressi dell’oasi di Boni, dove una volta alla settimana si tiene un importante mercato che richiama uomini e donne da tutti i villaggi della regione.
Gli articoli di Yves Bergeret, che in quelle terre e tra le genti dogon ha vissuto per parecchi anni, servono anche e soprattutto a tenere desta l’attenzione sull’ennesimo genocidio annunciato. Sotto gli occhi accecati di xenofobia e razzismo di un Occidente che è la causa prima di quegli orrori. (fm)
Quaderni di Traduzioni (XLIX)
Quaderni di Traduzioni
XLIX. Dicembre 2018
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Un étranger vient voir Ogo ban (2010)
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