Con una parola singolarmente espressiva e scritta in lettere maiuscole, ΨΥΧΑΜΟΙΒΟΣ, che si riferisce alla guerra e la sua schiascciante prevalenza, finisce la seconda parte del “Tordo”, un complesso di quattro strofe da otto versi ciascuna, in forma di canzone (non è forse il grammofono che riempie il luogo di insulsi rumori/musica/parole?), dove Odisseo schematizza la storia del suo lungo viaggio, interminabile storia di perdite e di consunzioni (compagni, navi, la propria casa, la propria anima, il proprio corpo, la propria vita), fasi successive di una eterna tragedia che si conclude con la gelida, orribile frase “…in modo schiacciante sovrasta. La guerra…”, mentre la radio annuncia febbrile: “con virulenza gli eventi si evolvono” e “non rimane più tempo”.
La radio
– “Vele nell’alito del vento
la mente null’altro della giornata ha trattenuto.
Profumo di pino e silenzio
facilmente allevieranno la ferita
che hanno provocato il marinaio
la cutrettola il ghiozzo e il pigliamosche.
Donna che rimanesti insensibile
ascolta la sepoltura dei venti.
Il barile d’oro s’è svuotato
il sole s’è fatto straccio
intorno al collo di una donna di mezz’età
che tossisce e non la smette più:
l’estate che trascorre la rattrista
con i gioielli d’oro sugli omeri e sul pube.
Donna che smarristi la luce,
ascolta, il cieco sta cantando.
S’è fatto buio: chiudi le finestre:
con le canne di ieri appresta pifferi,
e non aprire per quanto possano bussare:
gridano ma non hanno nulla da dire.
Prendi con te ciclamini, aghi di pino,
gigli dalla sabbia e anemoni dal mare:
donna che smarristi la ragione,
senti, sta passando il mortorio dell’acqua…
– Atene. Rapidamente si evolvono
gli eventi che l’opinione pubblica
ha accolto terrorizzata. Il signor ministro
ha dichiarato: Non c’è più tempo…
…prendi con te ciclamini, aghi di pino…
gigli dalla sabbia… aghi di pino…
donna…
– … è tremendamente soverchiante.
La guerra…”
CAMBIATORE DI ANIME.
Yorgos Seferis, “Tordo”
una nuova traduzione e un saggio di Crescenzio Sangiglio
di prossima pubblicazione in
Quaderni di traduzioni LXXVII
Copertina: Piero Pizzi Cannella, Cattedrale