Luigi Sasso
Dietro il nome:
l’avventura di Alice
[Tratto da Deleuze e la logica del nome,
di prossima pubblicazione in
“Quaderni delle Officine”, CXVIII,
giugno 2022.]
Nelle prime pagine di Logica del senso (1969), Deleuze affronta una questione in apparenza marginale, in realtà destinata a rivestire un ruolo di primaria importanza nello sviluppo della sua filosofia. A tale scopo si inoltra in una rilettura delle pagine dell’Alice di Lewis Carroll. Ma prima di procedere in tale direzione, Deleuze si sofferma su un fenomeno paradossale, che definisce come il fenomeno del puro divenire. La simultaneità del divenire – afferma – ha come propria peculiarità quella di schivare il presente. Ciò significa mettere in discussione le usuali categorie temporali, in quanto «il divenire non sopporta la separazione né la distinzione del prima e del dopo, del passato e del futuro»[1].