La Biblioteca di RebStein
LXVII. Marzo 2017
______________________________
Galassie parallele. Libri II-III (2017)
______________________________
La Biblioteca di RebStein
LXVII. Marzo 2017
______________________________
Galassie parallele. Libri II-III (2017)
______________________________
Pensare l’oltre
Se è vero che la malattia psichica determina spesso una sensibilità particolare, come se non ci fosse più lo schermo della pelle a riparare dalla percezione esterna del mondo i confini dell’anima e a proteggerla dall’invasione interna dei fantasmi, di questa sensibilità Lorenzo si fa testimone. Volendo fuggire dall’inevitabile cronicità della sua sofferenza psichica – ricoveri protratti, abusi farmacologici, episodi confusionali -, Pittaluga non agisce in modo sommesso ma con un tuffo euforico nell’estasi della poesia e nell’ignoto della morte, pervaso dalla stessa esaltazione con cui raccontava a me, ancora diciassettenne, il delirio di essere santo. «Mai stato un giorno senza paura, / senza la luminosa paura / di essere dimenticati» (Remo Pagnanelli). Continua a leggere Sono la foce e la sorgente
Debito
Cerca l’esca propria, il cappio
benefico, il duri anche poco
di una stagione che sfugge,
cercami un approdo, un panee una fiamma: io ci sarò.
Succhiami tutti i miei
nascosti, afferra il putto
senza vergogna e versaneil seme in abbondanza, afferrami,
sì, trattienimi dentro, dimmi
che la stella ruota nella concentrica
memoriadi me che chiedo la tua fessura
come segno, come avvertimento.
Inaugureremo le gioie e l’immagine
allo specchio come.Il resto? Il resto solo enigma della voce.
Quaderni di RebStein
XXIII. Aprile 2011
______________________________
La lira creativa radioattiva (1994-1995)
______________________________
***
Lascio.
Lascio a te la lira
creativa
radioattiva
quel che mi rimane.
Risieda
tra le tue membra
fresche.
Perdona il fardello di un presunto
perdente e d’un certo e sicuro
perduto.
Fuggo da un mondo distante
dal pubblico pagante,
dal mio corpo volante.
Fiaccola nella tenebra
celebra l’inchiostro.
Quaderni di RebStein
XXII. Marzo 2011
______________________________
La Musa che resta (1992-1994)
______________________________
***
Faccia a faccia sul come
dell’asceta che piglia
la sua ombra e la contrae
ridiventando cenere.
Subito in bella
Quartine 1993-1994
(Cura e trascrizione di Marco Ercolani)
A Francesca L.
Neanche sollevando la catena
il mare mi avrà se non sono
vicino alle tue assonanze
col verbo comune e la sua città.
Arsura delle mani
piombando sul mentre
dell’ascolto e mura
la musa che resta.
La musa che resta
Quartine 1992-1993
(Cura e trascrizione di Marco Ercolani)
Io
A pezzi, muoversi in ricerca
dell’increato: visione attorta
al riccio dell’insaputo: quale
profezia oltre il trucco?
Quaderni di RebStein
XV. Gennaio 2010
Lorenzo PITTALUGA
______________________________
Lorenzo Pittaluga – L’enigma della voce, I, 1992-1994
______________________________
***
Raggiunto dalla / ruota non ne sarà schiacciato / perché la vettura dell’eterno / non si placa ma si rima su / questo foglio che concede un / punto al giocatore che non dispera.
Lorenzo Pittaluga, L’enigma della voce (I)
(Inediti 1992-1994, a cura di Marco Ercolani)
L’orizzonte, le sue tenie – vaste
cicatrici a disporre l’occhio
alla rete – rive, ancora specchi.
[…]
L’alba mi redime. Il Dio
iroso erompe sul mio volto:
è fulgido, mirabilmente assente.
Lorenzo Pittaluga
Al termine di noi
Queste poesie sono tratte dalle ultime due raccolte postume di Lorenzo Pittaluga. Ricordo che la vita poetica di Lorenzo si è consumata tra il 1984 e il 1995, data della sua morte. Altre poesie seguiranno a queste, edite e inedite. Lorenzo usava sempre modi e metri diversi: non era naif, in poesia, né selvaggio né istintivo, ma, al contrario, meticoloso e ossessivo. Certo, non poteva tacere. Doveva esprimersi. Ma non è vissuto abbastanza per mettere in rapporto le sue parole con la sua vita: ha vissuto quelle e questa come due universi non comunicanti. Oggi, però, a chi resta, non importa più sapere nessuna “verità” sulla sua avventura terrena. Del suo sforzo di rendere le parole vere e vive Lorenzo ci lascia una scia definita. Continua a leggere Al termine di noi – Lorenzo Pittaluga