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La scoperta della poesia

Giuliano Mesa

Ad esempio. La scoperta della poesia

Ad esempio
Ad esempio, dire di ciò che non sappiamo dire. Senza cercare teoria. Senza temere il conflitto, lo stridore, lo stridere delle parti. Se la poesia è relazione, mette in relazione, non finge sintesi.
(Tutto ciò, e ciò che segue, è detto facendo un passo indietro, incauto, di non-silenzio.)

Rumpelstilzchen
“Trampolino Tonante mi chiamo, / il mio nome nessuno lo sa.” Questa la didascalia sotto il disegno di uno gnomo che armeggia con un arcolaio. La vidi in soffitta, sfogliando un libro di fiabe, che stava tra le cose di una zia. Avevo imparato a leggere da poco. Ne rimasi così turbato che ancora ho nella mente l’immagine di quel bambino che guarda e legge, con gli occhi spalancati, forse spaventati. In casa non c’erano libri, e i primi che poi mi procurai non furono di fiabe. E quel libro che stava in soffitta, la zia se l’era ripreso insieme alle altre sue cose lì in deposito. Per tutta la vita mi sono chiesto chi fosse Trampolino Tonante, fingendo di non poterlo scoprire. Infine l’ho scoperto, “per caso”. Trampolino Tonante è Rumpelstilzchen, una delle fiabe più note dei fratelli Grimm. Lettore bulimico, per tutta la vita ho evitato accuratamente quella fiaba, dove la scoperta del nome può salvare dalla morte una ragazza, e poi ne può salvare il figlio, che altrimenti diverrebbe preda, e prole, dell’innominato… “Ach, wie gut is, daß niemand weiß / Daß ich Rumpelstilzchen heiß!”.

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Haroldiana 04. Scacchi e galassie.

Haroldiana
Puntate: 00 / 01 / 02


di Lello Voce
da L’educazione dei cinque sensi
Metauro Edizioni, 2005

prosegue da qui


Avvicinarsi alla poesia di Haroldo de Campos significa accettare di fare i conti con un paradosso, tentare di risolvere l’enigma di un apparente Giano bifronte. Haroldo de Campos è tanto il poeta dell’essenzialità concreta, l’autore di testi di assoluta, bruciante “povertà”, come cristal, o nascemorre, quanto l’acrobata ardito e barocco delle Galáxias, il trapezista che lancia se stesso e la sua lingua oltre il baratro dell’invenzione, con ineguagliabile agudeza, a cavallo di mot-valise e paronomasie, di invenzioni linguistiche stupefacenti e di tessuti sintattici stringenti sino all’inestricabile. Haroldo “ascetico ed epicureo del discorso”, così lo ha felicemente definito Walter Moser [MOSER, 1996, p. 141].

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Haroldiana 03. Intervista a Daniela Ferioli.

Haroldiana
Puntate: 00 / 01 / 02 / 03


di Katia Zornetta
a proposito de e intorno a
L’educazione dei cinque sensi
Metauro Edizioni, 2005


da Cadernos de tradução vol.36 no.3, Sept./Dec.2016
traduzione consultabile in Scielo


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Haroldiana 02. Galáxias Canto Primo tradotto da Daniela Ferioli.

Haroldiana
Puntate: 00 / 01 / 02 / 03


Primo Canto di Galáxias
Tradotto da Daniela Ferioli
da L’educazione dei cinque sensi
Metauro Edizioni, 2005


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Haroldiana 01. Al lettore che non l’ha conosciuto.

Haroldiana
Puntate: 00 / 01


di Daniela Ferioli
da L’educazione dei cinque sensi
Metauro Edizioni, 2005

prosegue da qui


Non posso ricordare Haroldo che con allegria. Tutto in lui era prorompente: il pancione, la risata, la parlantina, la curiosità, l’attenzione agli amici, tutto in lui era immenso.

Haroldo è stato uno di quei regali inaspettati che a volte la vita concede. E pensare che non ci tenevo a incontrarlo. Poteva essere il 1975 e avevo da poco pubblicato presso Einaudi due poemi di João Cabral de Melo Neto, uno dei quali destinato alla rappresentazione teatrale. Cercavo qualcosa o qualcuno di altrettanto particolare e, nel corso del primo congresso degli editori che nel mondo avevano pubblicato scrittori brasiliani, il critico Antônio Houaiss mi suggerì i Noigandres. Andai alla «Livraria Cultura» ed esaminai i loro scritti, concludendo rapidamente che i tre autori (Haroldo de Campos, suo fratello Augusto e Décio Pignatari), oltre che un po’ matti, erano intraducibili. Ma Houaiss non demordeva, e un giorno mi chiamò Haroldo, felice della sfida, lanciatissimo, travolgente, disponibile, un uragano di entusiasmo. Sbaragliò le mie resistenze e ci incontrammo, simpatizzando all’istante. L’amicizia nacque spontanea e coinvolse in breve le rispettive famiglie.

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Haroldiana 00. Breve intro.

Haroldiana
Puntate: 00 / 01 / 02 / 03


L’educazione dei cinque sensi
Metauro Edizioni, 2005


Era da molto tempo che volevo tradurre alcune poesie di Haroldo de Campos (San Paolo 1929-2003). E così, per curiosità, sono andato a sbirciare nel web italiano per vedere se qualcuno se ne fosse occupato. Ho trovato qualcosa nell’archivio di Maurizio Spatola, il fratello di Adriano. Nessuna sorpresa che gli Spatola si siano occupati dei Campos, visto che sono stati fra gli “importatori” della poesia concreta in Italia e, soprattutto, fra i loro migliori “facitori”.

Grande sorpresa invece scoprire che nel 2005, a due anni dalla morte di Haroldo, uscì per la Metauro Edizioni di Pesaro un’antologia delle poesie del brasiliano: L’educazione dei cinque sensi, curata e fortemente voluta da Lello Voce, con le traduzioni di Daniela Ferioli, nome che, per chi si occupa di Brasile, è di riferimento. E infine, libro voluto da Massimo Rizzante, che dirige la biblioteca di poesia della Metauro, e il cui proponimento (leggo dal sito) è presentare “al lettore importanti poeti del XX secolo di cui non esiste ancora, nel mercato editoriale italiano, una raccolta significativa e tende a scoprire opere e valori estetici del XX secolo in grado di mettere in discussione le prospettive poetiche italiane in materia di creazione e interpretazione”. Buon lavoro. In Italia ne mancano moltissimi all’appello.

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