Omaggio a Giovanna Bemporad
«Ebbi la ventura di incontrare nella prima adolescenza una Pizia adolescente, autentica sacerdotessa di Apollo (si misurava già con Omero), musicale fin negli ingorghi più intrigati delle viscere». Questa è l’immagine, esatta, che di Giovanna Bemporad (1928) dà Elio Pagliarani, suo dichiarato allievo, in occasione della riedizione garzantiana degli Esercizi nel 1980 (comprendenti sue poesie e traduzioni, dai poemi indiani dei Vedha a Saffo, Omero, fino a Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, Valery, e ancora Rilke, Hölderlin e George). La prima edizione del libro fu data alle stampe nel 1948 da Urbani e Pettenello, a Venezia. Ma l’esordio letterario della poetessa e traduttrice ferrarese ha da collocarsi nel pieno dell’adolescenza, tempo magico che tanto ebbe (e per altro verso ha tuttora) gioco nella sua poesia. Continua a leggere Gli Esercizi della vita – Omaggio a Giovanna Bemporad