Antonio D’Agostino
Perdemmo lo sguardo nel campo
l’iride si fece betulla filo d’erba argilla
restammo a sciupare tutta la forza
la giovinezza il vino la rabbia volatile
sempre a cercare ruderi sentieri patrie
nel pozzo di stelle dormienti foglie e rami
contorti pensieri legni ornamenti vaniquel tempo non vuole ricordi
nella sagoma si consuma un cero
giochiamo a campana ad indovinelli
ma tutto vuole tacere
nel torace le arterie costole
si addensano le insane questioni
le smarrite apparizioni senza voce
prima di rovistarle dimenticarle
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Grazie. Per le meravigliose e gratuite possibilità di letture che mi fornite (!!!)