Quaderni di RebStein (XVII)

Van Gogh, La casa gialla, 1888Quaderni di RebStein
XVII, Maggio 2010


Roberto Marino MASINI

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Roberto Marino Masini, La dignità di una follia diversa
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7 pensieri riguardo “Quaderni di RebStein (XVII)”

  1. L’ho salvato nella cartella che raccoglie i tuoi quaderni, ancora non ho potuto leggerlo, l’ho solo scorso velocemente con lo sguardo, ma ho colto parole che mi invitano ad un lento e sistemato ritorno.
    grazie.

  2. La poesia di Roberto è un tutt’uno con la persona, impegnata e sensibile, che da anni dedica una continua e profonda attenzione a chi vaga dentro i labirinti della mente, della sofferenza, del disagio. Una poesia da seguire, da assaporare come un vino presentato sulla tavola da chi quella vite l’ha curata, difesa, da chi quell’uva buona l’ha raccolta per sé, per gli amici, senza altro interesse che la condivisione di ciò che si è fatto, di ciò in cui si crede.

  3. Sono molto felice di vedere questo lavoro qui, sia per l’amicizia che mi lega a Marino, sia perchè credo che si tratti di una raccolta tesissima e splendida. Una seria di scritti dove si condensa un bilanciamento difficile tra la follia nelle sue diverse forme e la razionalità di chi deve in qualche modo convivere dall’esterno con la follia stessa. Un equilibrio precario e, per me che conosco Marino, ammirevole sia dal punto di vista personale, sia quando, come qui, trova uno sbocco quasi necessario per esplodere su carta, utilizzando le parole come armi o blandizie.
    Ripeto, secondo me un lavoro grandissimo, ed è un superlativo non usato a caso. Non so chi altro oggi sia in grado di scrivere della disabilità mentale in questo modo. Da leggere e rileggere.

    Un abbraccio a fm.

    francesco t.

  4. è vero. concordo con i commenti. Aggiungo che è un argomento difficilissimo in poesia. Complimenti all’autore e a Francesco Marotta che mi sollecita sempre con grandi e interessanti novità.

  5. “Sensazioni ed emozioni mie proprie
    in relazione con altrettanti sentimenti
    provenienti da mondi paralleli
    – per molti sconosciuti –
    ma reali, come il mio.”

    … come il nostro.
    Grazie davvero all’Autore e a fm per questo Quaderno.
    Abbiamo bisogno di conoscere e di non sentirci distanti da questi “mondi paralleli”.

    stefania

  6. giungo solo ora, causa impegni, stanchezza, ecc… a leggerti, caro Marino, ad attraversare insieme a te questi territori umani che sono in ogni caso paralleli a quella cosiddetta “normalità”; quanto più savi poi i malati di mente dei malati di griffe ed egoismo.
    Grato per ciò che scrivi e per ciò che fai. Fabio F.

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