Lorenzo Mari
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Molto molto interessanti queste poesie, che sembrano sorgere proprio da quel “rut” dell’ultimo testo. Una poesia di rovine, rovine di parole, di numeri e di cose, eppure bellissime, che ci fanno tremare.
Grazie per questo squarcio poetico, che continuo a tornare a leggere-contemplare e a decifrare, all’autore e a Francesco.
Elena
Grazie a te, Elena, per questa lettura paziente, e per avere trovato particolari appigli in un testo per altri versi – paradossalmente, visto la sua natura aguzza – scivoloso e destinato a scivolare. Lorenzo