Todesfuge in quattro quadri

Giancarla Frare
Paul Celan

Todesfuge

SCHWARZE Milch der Frühe wir trinken sie abends
wir trinken sie mittags und morgens wir trinken sie nachts
wir trinken und trinken
wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar Margarete]
er schreibt es und tritt vor das Haus und es blitzen die Sterne er pfeift seine Rüden herbei]
er pfeift seine Juden hervor läßt schaufeln ein Grab in der Erde
er befiehlt uns spielt auf nun zum Tanz

Nero latte dell’alba noi lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte
beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria lì non si sta stretti
Nella casa vive un uomo che gioca con i serpenti e scrive
scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive s’affaccia sulla soglia e vi brillano le stelle aduna con un fischio i suoi cani]
con un fischio chiama fuori i suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda di suonare ora per la danza

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich morgens und mittags wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar Margarete]
Dein aschenes Haar Sulamith wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng]

Er ruft stecht tiefer ins Erdreich ihr einen ihr andern singet und spielt
er greift nach dem Eisen im Gurt er schwingts seine Augen sind blau
stecht tiefer die Spaten ihr einen ihr andern spielt weiter zum Tanz auf]

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
Nella casa vive un uomo che gioca con i serpenti e scrive
scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba nell’aria lì non si sta stretti]

Egli grida scavate più a fondo voi là e voialtri cantate e suonate
prende il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
scavate più fondo con le vanghe voi là e voialtri suonate ancora per la danza]

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags und morgens wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith er spielt mit den Schlangen
Er ruft spielt süßer den Tod der Tod ist ein Meister aus Deutschland
er ruft streicht dunkler die Geigen dann steigt ihr als Rauch in die Luft]
dann habt ihr ein Grab in den Wolken da liegt man nicht eng

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca con i serpenti
E grida suonate più dolce la morte la morte è un mastro tedesco
grida strappate ai violini suoni più cupi poi salirete come fumo nell’aria
così avrete una tomba nelle nuvole lì non si sta stretti

Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags der Tod ist ein Meister aus Deutschland
wir trinken dich abends und morgens wir trinken und trinken
der Tod ist ein Meister aus Deutschland sein Auge ist blau
er trifft dich mit bleierner Kugel er trifft dich genau
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
er hetzt seine Rüden auf uns er schenkt uns ein Grab in der Luft
er spielt mit den Schlangen und träumet der Tod ist ein Meister aus Deutschland]

dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith

Nero latte dell’alba noi ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
ti beviamo la sera e al mattino noi beviamo e beviamo
la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
ti colpisce con una palla di piombo colpisce proprio te
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi cani contro di noi ci regala una tomba nell’aria
gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco

i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

 

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Ho tradotto a più riprese, nel corso degli anni, questo testo inavvicinabile: con la consapevolezza, ogni volta, che anche il tentativo più fedele e riuscito si rivelerà sempre una sorta di profanazione. (fm)

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Le immagini di Giancarla Frare sono tratte da Carte nel Vento, anno VII, 2010, numero 11.

Nota dell’autrice sulla composizione delle opere.
Nota biobibliografica.
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14 pensieri riguardo “Todesfuge in quattro quadri”

  1. “Lì nelle nuvole non si sta stretti”.
    Non aggiungo altre parole.
    Ciao a te. Per la memoria di chi viene cancellato. Oggi. Domani. Sempre. L’olocausto è un atto quotidiano.
    Marco

  2. Neanche io conosco il tedesco, ma mi pare una traduzione magnifica, totalmente in ascolto, di questo sigillo sul Novecento. Grazie, Francesco.

  3. Anche a me pare magnifica.
    L’avevo già letta, ma non ricordo dove, anni fa.

    “ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
    beviamo e beviamo”

    E’ struggente.

  4. Anche io non conosco il tedesco, ma da traduttrice quale sono mi permetto di dire che quando dei testi – come in questo specifico caso – hanno una resa in italiano talmente pregevole da far dimenticare che si tratta di una traduzione, essa si può a piena voce definire “fedele” avendo reso “gratia” al testo d’origine.

  5. Vi ringrazio.

    Ho una quindicina di versioni diverse di questo testo e, rileggendolo, me ne è già venuta una sedicesima…

    Ma “non abbiate paura” (questa mi sembra di averla già sentita da qualche parte…): prima dei prossimi due anni, non verrà fuori ;-)

    fm

  6. io credo che il pregio di questa versione di marotta stia nella scelta del registro e nella semplicità del lessico. questo si discosta dalle versioni di celan cui siamo abituati in italia, ed è un merito. si abbandona qui il clima insostenibilmente “arioso” del celan italificato, non respirabile. il testo di marotta non ha stranezze da testo tradotto, è finalmente scritto in italiano! forse non è ancora grande poesia italiana, ma è un passo meritevole. personalmente mi auspico che si arrivi anche a una migliore resa del ritmo travolgente di celan (altro aspetto completamente tradìto nelle versioni italiane), anche se questo significherà discostarsi un po’ dalla lettera.

    saluti!
    lorenzo

  7. danke: dittico (trittico?) (tetrade?) della memoria incisa, e della meraviglia (non paia oscena la meraviglia, in questo contesto).

    un saluto,

    f.t.

  8. Todesfuge in quattro quadri e Diamanda.

    [audio src="http://www.nazioneindiana.com/wp-content/2008/06/diamanda-gals-07-todesfuge.mp3" /]

    un abbraccio,

    f.t.

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