Le stanze del cielo – Paolo Ruffilli
di Mirko Servetti
Paolo Ruffilli torna, dopo l’alto esito de “La gioia e il lutto” e a sette anni da quell’evento, con “Le stanze del cielo”.
La nuova raccolta persegue e riplasma la struttura poematica che caratterizzò il libro precedente in una consonanza tematica bene evidenziata da Alfredo Giuliani in prefazione: “Quella stessa inclinazione a oggettivare i dati soggettivi… rende capace Ruffilli di calarsi nella soggettività degli altri, da poeta che è anche narratore. Quello che accade con le molteplici voci di La gioia e il lutto, accade anche con la mutevole voce recitante di Le stanze del cielo e con quella esaltata e sconfitta di La sete, il desiderio, l’altra sezione del nuovo libro che conduce il lettore in due territori a dir poco inconsueti per la poesia: lo spazio concentrazionario “esterno” della prigione e quello “interno” della tossicodipendenza, in entrambi i casi dietro all’ossessione della perdita della libertà.”
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