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Ingegneria poetica

Giuseppe Cornacchia

“In generale, vi è accordo sul fatto che le proprietà estetiche siano proprietà percettive, dipendenti da proprietà percettive di livello più basso, oggetto di esperienza diretta più che di inferenza; la fruizione estetica richiede pertanto la messa in gioco di categorie appropriate nell’esperienza dell’opera.”

In Tutte le Poesie (1994-2004), libro pubblicato da Lampi di Stampa con la formula “Print on Demand”, Giuseppe Cornacchia prova a riannodare le fila del suo personalissimo discorso/percorso più che decennale di e sulla scrittura, disponendo l’intera sequenza dei materiali testuali prodotti lungo un asse orizzontale, diacronico, che ha la funzione non tanto di indirizzare il punto di osservazione e di farlo convergere all’interno di una prospettiva unicamente e unitariamente storicizzante, quanto piuttosto di offrire, attraverso l’ordinata sequenza delle tracce, da quelle più flebili e marginali a quelle più marcate e significative, la possibilità di ricavare coordinate Continua a leggere Ingegneria poetica

Philosophy and the Mirror of Nature – Richard Rorty

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Excerpts from “Philosophy and the Mirror of Nature
(A cura di Giuseppe Cornacchia, traduzione di Angelo Rendo)

Ogni funzione non ha corpo,
non subito s’afferra.
I sentimenti sono fantasmi
e il dolore,
che anticipa la mente.

A nulla servirà
salvare la storia delle idee.

Tu conosci, non un problema
ma una descrizione:
il tuo dolore è il mio.

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Ritmi d’insonnia – di Giorgio Bonacini


(Immagine fotografica di Stefano Bernardoni)

Giorgio Bonacini – Ritmi d’insonnia
(Tratto da: L’edificio deserto, Bologna, Edizioni di Parol, 1990)

                                  Il mio portamento in levare
                                  disanima tutto- passai per quell’uscio
                                  e nessuna sorpresa
                                                            la forma del sonno

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Il cannone (I) – G. CORNACCHIA / G. D’ANDREA / A. RENDO /

IL CANNONE
Prima Puntata

Sentire le farfalle
di Giuseppe Cornacchia

Cosa giustifica l’ascolto? La speranza di assistere ad un capolavoro, quel brevissimo periodo nel quale “senti le farfalle”, come dice Ronnie O’Sullivan a proposito del suo ultimo 147: http://www.youtube.com/watch?v=NtIoJ9Vpubk. E’ il boost, la sintesi sempre cercata; lo scopo dell’ascolto è cibarsi di questi boost come di miele, una dieta di puro miele, in qualunque campo dell’umano lo si trovi. Doping di puro piacere al fine di riprodurlo per sé e vivere perennemente sulla cima d’onda. Per questo è importante avere molta esperienza, per individuare e selezionare gli sforzi di successo: più ne riconosci, più ricca è la tua razione di miele. Non c’è ferita, la ferita è uno stadio non risolto: noi non abbiamo ferite o le abbiamo guarite e come i monatti siamo ora indifferenti al dolore.

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