“In generale, vi è accordo sul fatto che le proprietà estetiche siano proprietà percettive, dipendenti da proprietà percettive di livello più basso, oggetto di esperienza diretta più che di inferenza; la fruizione estetica richiede pertanto la messa in gioco di categorie appropriate nell’esperienza dell’opera.”
In Tutte le Poesie (1994-2004), libro pubblicato da Lampi di Stampa con la formula “Print on Demand”, Giuseppe Cornacchia prova a riannodare le fila del suo personalissimo discorso/percorso più che decennale di e sulla scrittura, disponendo l’intera sequenza dei materiali testuali prodotti lungo un asse orizzontale, diacronico, che ha la funzione non tanto di indirizzare il punto di osservazione e di farlo convergere all’interno di una prospettiva unicamente e unitariamente storicizzante, quanto piuttosto di offrire, attraverso l’ordinata sequenza delle tracce, da quelle più flebili e marginali a quelle più marcate e significative, la possibilità di ricavare coordinate Continua a leggere Ingegneria poetica